La diatriba è ormai implacabile e la posizione degli utenti Twitter non è più negoziabile: chi non sa usare il social network e non rispetta le sue “regole implicite” se ne può anche andare… Possibilmente su Facebook.
Da due giorni l’hastag #TornateSuFacebook, lanciato da PTKDev, è in assoluto il più twittato e non ne vuole sapere di uscire dai trend topic.
Del resto la differenza tra i due strumenti è netta: Facebook è il luogo in cui ci si fa belli, si postano tante foto e tanti video per ricevere commenti come “uhhhh” e “ahhhhh”, mentre Twitter è votato all’essenzialità, alla sincerità, al dibattito e nessuno è interessato a foto e video di viaggi di nozze o nascite di bebè.
Ormai il senso di fastidio, e forse anche di superiorità, è manifesto: qualcuno ci ride, qualcuno esprime opinioni in tono pacato e qualcuno è addirittura minaccioso:
FedericaReggi non sopporta chi non ha ancora percepito le differenze: “Voi che chiedete – ma praticamente Twitter è una specie di Facebook? – #TornateSuFacebook”; mentre Lee_Ann77 incalza: “Se pensate che twitter è uno strumento di rimorchio 2.0 #TornateSuFacebook” e topona precisa: “Voi che superate i 2 tweet di risposta, #TornateSuFaceBook e smettete di farla lunga”.
C’è anche chi pensa che girare i tacchi non sia sufficiente, come 140 Caratteracci che chiarisce il concetto una volta per tutte: “#tornatesufacebook non basta, rimaneteci”.
Naturalmente non tutti hanno gradito l’iniziativa e qualcuno ha contestato l’atteggiamento antidemocratico e lo snobismo congenito, lanciando l’hastag concorrente #tornatesutwitter, che però nessuno si è fumato