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Il “Poppy Day”, tra football e tradizione

Creato il 07 novembre 2015 da Calcioromantico @CalcioRomantico

Alle undici, dell’undicesimo giorno, dell’undicesimo mese del 1918 a Compiègne, in Francia, si metteva fine con un armistizio alla Prima Guerra Mondiale, la terribile Grande Guerra in cui avevano perso la vita più di 10 milioni di persone.
Per questo motivo nel Regno Unito, ogni 11 novembre, si celebra il Remembrance Day, o Armistice Day, una giornata in cui si ricordano gli uomini e le donne morti durante tutti i conflitti che hanno visto coinvolti paesi membri del Commonwealth.

È una cosa molto comune vedere durante il mese di novembre in tutta l’Inghilterra brillare sui risvolti delle giacche dei cittadini britannici un piccolo papavero finto chiamato “Poppy Appeal”. La tradizione vuole che gli uomini debbano indossare il fiore sul lato sinistro del petto, forse perché era il posto dove si collocavano le medaglie al valore in tempo di guerra. Al contrario, le donne lo pongono sul lato destro. Questo papavero è messo in vendita dalla Royal British Legion, una organizazzione benefica che aiuta i veterani di guerra, ed è un modo, insieme, per non dimenticare e per finanziarsi.

Ma dove deriva la tradizione del “Poppy Appeal”? Sin dal 1920, il simbolo del Remembrance Day è questo papavero in omaggio alla poesia del soldato canadese John McCrae, scritta dopo la seconda battaglia di Ypres (1915), nelle Fiandre, e intitolata In Flanders Fields:

In Flanders fields the poppies blow
Between the crosses, row on row,
That mark our place; and in the sky
The larks, still bravely singing, fly
Scarce heard amid the guns below.

We are the Dead. Short days ago
We lived, felt dawn, saw sunset glow,
Loved and were loved, and now we lie
In Flanders fields.

Take up our quarrel with the foe:
To you from failing hands we throw
The torch; be yours to hold it high.
If ye break faith with us who die
We shall not sleep, though poppies grow
In Flanders fields.

(qui una traduzione in italiano)

La seconda battaglia di Ypres fu una delle più cruente della Grande Guerra, ma altre due ne sarebbero seguite sempre nella stessa zona prima della fine delle ostilità.

Il calcio non è alieno a questa celebrazione e men che meno nel Regno Unito, dove questo sport è fortememte legato alla tradizione. Cosìm nella giornata di campionato che cade intorno all’undici novembre le squadre fanno brillare sulla propria casacca, al lato dello stemma della società, proprio il “Poppy Appeal” e la giornata intera prende il nome di “Poppy Day”. Anche i dirigenti, gli allenatori e tutto lo staff presente in panchina indossano il piccolo papavero che ricorda i caduti in guerra.

Non va, infatti, dimenticato che anche molti giocatori furono chiamati a combattere. Durante la Prima Guerra Mondiale si distinse, in particolare, Donald Bell del Newcastle, che morì in azione, sulla Somme, nel luglio 1916 e ricevette la Croce Vittoriana. Altri che combatterono e morirono in quel tremendo conflitto furono Jimmy Speirs (ex Rangers e Leeds), Tim Coleman (ex Fullham, Everton e Sunderland), Joe Webster (ex West Ham) e Donald Simpson (ex Newcastle e Crystal Palace).
Per questo, anche sui campi da gioco, il rosso papavero rappresenta il più grande segli orrori umani, la guerra.

Víctor (@RussoBCF),
traduzione dallo spagnolo e adattamento all’italiano di Federico

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