Ultimo sguardo nello specchio, ricordando per tradizione di non indossare in quel momento un dettaglio … la sposa non deve specchiarsi vestita di tutto punto! Basta togliere un orecchino. Ed ora?
Indossando un abito che certamente non rientra nella consuetudine di tutti i giorni, si rischia di sentirsi goffe, eppure quel giorno tutti gli sguardi saranno proprio su di lei, sulla sposa! E’importante entrare in scena bene, saper gestire l’emozione, non inciampare ed avanzare sicure e con aspetto regale.Sentirsi eleganti è possibile e sono sufficienti piccoli accorgimenti per percorrere il tragitto fino al proprio sposo con la sicurezza di una modella.
Lo scorso articolo abbiamo proprio analizzato l’importanza che ha il portamento, di come il nostro incedere possa far trasparire il nostro io più profondo.
Mantenere le spalle dritte e aperte, ma non rigide, la testa alta senza reclinarla all’indietro (il velo sta su da solo!), sguardo avanti non rivolto alla passatoia e senza cercare e guardare nessuno intorno a voi. Niente cenni di saluto a parenti o occhiatine in codice con le amiche del cuore, sguardo all’altare e semmai occhiata complice e d’intesa al vostro lui che vi attende.
Muoversi con lentezza, senza toccare il velo con nervosismo e lasciando stare l’acconciatura che sarà certamente perfetta.
Il bouquet va tenuto con la mano sinistra all’altezza del fianco appena sotto la vita e non davanti al petto dove taglierebbe la figura, è un elemento decorativo della sposa e deve essere portato con spontaneità e delicatezza.
Una volta raggiunta la meta non pensiate sia finita … ancora per tutta la celebrazione gli occhi degli astanti non si staccheranno dai novelli sposi.
Nel sedersi, ricordando che i gesti lenti sono decisamente più eleganti, sarà opportuno tenere le schiena ben eretta evitando l’atteggiamento depresso a dorso incurvato in modo particolare se le sedute sono a panchetta; se invece avranno lo schienale dovrà esserci una damigella od una invitata incaricata ad aiutarvi asistemare il velo.
Non porsi mai a braccia conserte, incrociate al petto, in quanto si tratta di un gesto di chiusura.
Se necessario l’abito può essere spostato e sistemato nell’accomodarvi, ma fatelo sempre con movenze gentili e delicate, la gonna non andrebbe mai sollevata con entrambe le mani come se aveste l’acqua in casa.
Importante mantenere la calma, sempre, anche in evenienza di qualche piccolo inconveniente, in quanto l’imbarazzo non fa altro che generare ulteriore imbarazzo. Quindi anche se doveste perdere il velo non cercate di trattenerlo a tutti i costi, ma proseguite sorridenti e con indifferenza come se nulla fosse successo. Non dimenticatelo mai: sorridete!
Affrontare un momento così emozionante non è facile, per questo qualche prova non potrà che essere utile e servirà ad alleviare le tensioni. Una “camminata” anche nel corridoio di casa, dando il braccio a chi vi accompagnerà all’altare sarà certamente utile. Camminare all’unisono in coppia in modo elegante non è poi così semplice come si potrebbe credere.
Siete pronte al vostro favoloso ingresso?
Anna Ubaldeschi