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E’ stupefacente scoprire come le nostre
emozioni siano profondamente legate allo
stato di salute del fisico.
Tutti possono sperimentare come vivere in
un’emozione tossica come la rabbia o la
frustrazione induca dei mutamenti nel corpo
a livello di respiro, tensione muscolare, battito
cardiaco.
Al contrario, nello stato di gioia e nel sorriso
si sprigionano nel nostro corpo scariche di
endorfine che aumentano le nostre
sensazioni piacevoli e ci proteggono da
sensazioni dolorose.
Da secoli è noto come lo stato di
rilassamento sia importante durante un
intervento chirurgico, sia per ridurre il dolore,
sia per diminuire l’emorragia. Molti medici,
infatti, utilizzano l’ipnosi come efficace
strumento da affiancare o sostituire, la
somministrazione di farmaci per l’anestesia.
Inoltre, è provato che far ridere i pazienti
abbia effetti benefici sulla loro rapida
guarigione.
Insomma, come la situazione del nostro
corpo influisce sugli stati emotivi, così le
emozioni che viviamo si riflettono a livello di
benessere psico-fisico.
Questo stretto connubio può presentare
connessioni ancora più sorprendenti.
Elena G. una giovane donna di 38 anni,
aveva una terribile allergia alle noci per la
quale, un paio d’anni prima, era stata
ricoverata d’urgenza. Utilizzando una
procedura elaborata nei primi anni ottanta da
Susy Smith, del gruppo di Anchor Point, fece
una visualizzazione di come il proprio corpo
avrebbe dovuto reagire quando entrava a
contatto con le noci. Eseguì il processo in
modo accurato poi, dopo alcune verifiche
preliminari, mangiò una significativa quantità
di noci, sotto la stretta sorveglianza di
personale qualificato. Nessuna reazione
allergica si presentò più.
Per quanto questo possa sembrare strano, è
possibile intervenire anche a livello di
rieducazione del sistema immunitario
attraverso opportune visualizzazioni.
Un’altra ricerca effettuata presso un ospedale
universitario americano mostrò come la
visualizzazione avesse un immediato
riscontro in analisi da laboratorio. Maria M.,
una paziente ammalata di leucemia,
sorprese l’equipe di medici in quanto nel
momento in cui non effettuava la
visualizzazione, le analisi davano una misura
di 53.000 unità per ml, mentre quando
effettuava il processo si abbassavano a
12.000.
Diversi autori, spesso partendo dalla loro
esperienza personale, hanno elaborato vari
sistemi di comprensione della malattia. Ad
esempio la Nuova Medicina di Hamer ha
legato la malattia al conflitto psichico. Una
situazione di forte dolore emotivo, come la
morte di un figlio, potrebbe essere alla base
dello sviluppo di una malattia anche grave
come un tumore.
R. Dilts curò la propria madre da un tumore,
per il quale i medici avevano pronosticato 3
mesi di vita, scoprendo che esso era
profondamente legato a tutta una serie di
convinzioni limitanti, attraverso le quali, la
madre aveva già deciso la propria fine.
Liberando la madre da questi
condizionamenti profondi la liberò anche dalla
malattia.
Il fatto è che oggi si parla sempre più del
potere della mente come fonte di guarigione,
ma al tempo stesso mancano degli studi
sistematici che possano confermare in modo
significativo queste intuizioni.
Da una parte la medicina ‘ufficiale’ tende a
svalutare come forma di superstizione tutto
ciò che diverge dalla propria linea attraverso
un atteggiamento piuttosto bizzarro: ad
esempio se muore un paziente comunque in
fase terminale dopo essere stato trattato,
diciamo, in modo ‘alternativo’, il medico
responsabile viene guardato come un
criminale, un disonesto. Quando la persona
muore sotto l’effetto della chemioterapia,
invece, si accetta dicendo che è stato fatto il
possibile.
D’altra parte c’è un proliferare di teorie che
non sono verificate su base certa.
A tutti noi rimane quindi la possibilità di
avvicinarci, in modo personale, al potere della
mente sul corpo, sperimentandone i vantaggi
che, nella nostra piccola realtà quotidiana,
possono creare importanti miglioramenti nella
qualità della nostra vita. Il fatto stesso di
guarire rapidamente da un’intolleranza
alimentare o da un raffreddore attraverso la
mente forse, di per sé, non ci stravolge la vita
ma se ci pensiamo bene, è una grande
conquista.
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