La VI edizione del premio letterario Tropea, promossa dall’Accademia degli Affaticati, quest’anno riserva una grande novità, ma soprattutto si ripropone come vero catalizzatore delle più recenti direzioni editoriali e culturali.
Secondo gli analisti del settore infatti l’editoria digitale è ormai una realtà concreta, gli editori stanno adeguandosi a questo nuovo orientamento offrendo al pubblico di lettori numerosi titoli in formato digitale facilmente scaricabile sui supporti di ultima generazione quali tablet o e-reader, oltre che naturalmente su computer portatili.
Il libro in formato elettronico non è più dunque un’idea futuristica ma un nuovo modo di intendere la lettura, e il Premio, che si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale sin dalla sua prima edizione come veicolo del valore e dell’importanza della lettura, ha prontamente risposto a questa tendenza emergente.
È il primo Premio letterario in Italia che ha deciso di abbracciare questo moderno approccio alla lettura e ai libri, un evento unico almeno fino a questo momento.
Non è certamente cosa da poco aver voluto dunque intraprendere un diverso ed innovativo percorso mantenendo però i propri capisaldi culturali, quei capisaldi che hanno fatto del Premio il suo marchio di qualità.
In un quinquennio, e potendo vantare tra vincitori, vogliamo ricordare il primo Roberto Saviano, poi Gianrico Carofiglio, Carmine Abate, e, gli ormai ex esordienti, Mattia Signorini e Donatella Di Pientrantonio, e finalisti – Gad Lerner e Giancarlo De Cataldo tra gli altri – nomi di pregio della cultura italiana, il Premio ha saputo ritagliarsi il suo spazio riuscendo a trovare il suo posto nel panorama culturale italiano.
Attraverso questa piccola rivoluzione il “Tropea” dunque intende riaffermare il senso del fare cultura attraverso differenti canali di ricezione libraria, utilizzando le nuove tecnologie e i nuovi modelli culturali per diffondere in modo ancora più capillare il gusto del leggere.
I 409 sindaci della Giuria popolare dunque riceveranno i tre libri finalisti – che saranno decretati entro la fine del prossimo mese di aprile – in formato elettronico. Una vera piccola rivoluzione quindi per i giurati – anche per i 41 componenti della giuria popolare, fra cui studenti –, e per il Premio che ancora una volta si modula ed espleta insediandosi nel cuore di questo nuovo trend.
Assecondando inoltre le nuove linee dettate dal Governo Monti, orientate sempre verso la digitalizzazione dei servizi nei diversi comuni italiani, potrà rivelarsi questa l’occasione per i comuni di confrontarsi con la tecnologia e quanto di meglio questa possa offrire.
Il Premio è riuscito in tal modo a canalizzare questi nuovi venti editoriali coniugando la tradizione, dato dalla sua stessa consolidata storia, e l’innovazione. Espletandosi in questa nuova modalità di fruizione letteraria, il Premio offrirà anche l’occasione per poter riscontrare le reazioni del pubblico dei lettori: una sorta di test dunque su campione esteso, a disposizione di chi voglia utilizzarlo per monitorare il livello di avanzamento lungo il percorso della digitalizzazione dei servizi.
La giuria tecnico-scientifica, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, e tutti i suoi componenti, citiamo fra gli altri Giuliano Vigini, hanno fortemente voluto questa innovazione al Premio Tropea, sicuri che sarà proprio questo il punto forte di questa VI edizione e che certamente si replicherà il successo delle scorse edizioni.
Per maggiori informazioni e per visualizzare il bando completo di partecipazione si può cliccare sul seguente link:
www.premioletterariotropea.org