Rappresentazione artistica di un pianeta e della sua stella. Crediti: NASA.
Il Planetary Science Institute ha istituito il premio annuale The Pierazzo International Student Travel Award che sostiene e incoraggia gli studenti laureati alla collaborazione e alle relazioni internazionali nel campo delle Scienze Planetarie.
The Pierazzo International Student Travel Award è stato annunciato ufficialmente lo scorso 8 maggio 2013 in memoria della Senior Scientist Betty (Elisabetta) Pierazzo, nata a Noale, Venezia, e che lavorava presso il Planetary Science Institute di Tucson, Arizona, un’esperta nel campo dei modelli di impatto di asteroidi e comete in tutto il Sistema Solare, oltre che un’esperta nell’ambito dell’astrobiologia e degli effetti ambienti prodotti dagli impatti sia su pianeti come Terra e Marte.
Il suo lavoro spaziava dalle intuizioni dettagliate sull’impatto di Chicxulub, che ha causato l’estinzione dei dinosauri, al ricavare dei vincoli nello spessore della crosta ghiacciata del satellite di Giove, Europa. Oltre a questo si era occupata anche dello sviluppo della vita esplorando il trasporto di sostanze organiche da parte delle comete sui pianeti e su Europa, e allo studio della creazione di sistemi idro-termici sotterranei formatesi a causa di urti che possono aver creato siti favorevoli per la vita sul pianeta Marte.
Elisabetta Pierazzo abbraccia un koala. Crediti: PSI/Pierazzo/HomePage: http://www.psi.edu/about/staff/betty/Personal.html
Una delle sue più grandi ricerche era quella dedicata al Meteor Crater in Arizona facendo diverse apparizioni in trasmissioni nazionali e internazionali, tra cui National Geographic, dove spiegava la formazione di questa ben nota struttura.
Due premi verranno assegnati ogni anno: uno verrà aseggnato allo studente laureato che lavori nel suo Dottorato di ricerca presso un Istituto degli Stati Uniti, per sostenere i viaggi per vari meeting di carattere scientifico, come conferenze e workshop al di fuori degli Stati Uniti; il secondo premio sarà dato ad uno studente laureato che lavori nel suo Dottorato di ricerca presso un Istituto al di fuori degli Stati Uniti per sostenere i viaggi di conferenze e workshop nell’ambito delle Scienze planetarie negli Stati Uniti. Ogni premio consisterà in un certificato e in un compenso economico fino a 2 000 dollari.
“Sono molto contento che il Planetariy Science Institute possa offrire un’opportunità agli studenti laureati di incontrare e costruire nuove collaborazioni a lungo termine con colleghi planetologi di altri paesi in un momento in cui il supporto per i viaggi di conferenze a livello internazionale è stato tagliato dalla NASA ” ha affermato il Direttore del Planetary Science Institute Mark Sykes e anche PSI CEO. “L’esplorazione del Sistema Solare è sempre più internazionale. Con questo premio onoriamo Betty per aiutare a costruire dei ponti tra gli Stati Uniti e le altre nazioni”.
Elisabetta era una mente aperta, geniale, rigorosa e sistematica nel suo approccio alla scienza. Ha riconosciuto la necessità del confronto e la validità numerica di diversi codici complessi per modellare gli impatti ed i crateri da esplosione, organizzando e sollecitando la comunità scientifica nel realizzare questo importante studio.
Elisabetta si era trasferita negli Stati Uniti nel 1989; l’anno successivo frequentava la scuola di specializzazione presso il Department of Planetary Sciences dell’Università dell’Arizona ricevendo il suo PhD nel 1997. La qualità del suo lavoro è stata riconosciuta dall’Università dell’Arizona con il Premio “P. Gerard Kuiper Memorial Award”. Elisabetta ha continuato a studiare all’Università dell”Arizona come Research Associate (Ricercatore Associato), e nel 2002 passò al Planetary Science Institute come Research Scientist. E ‘stata promossa a Senior Scientist nel 2007.
Negli ultimi sei mesi, Elisabetta ha combattuto una rara forma di cancro. Non ha mai voluto lasciarsi sopraffare dalla malattia, ha reagito e la sua mente era sempre rivolta al futuro. Nell’ultima settimana della sua vita, così si legge nel Memorial lasciato dal suo staff, nel mezzo del trattamento chemioterapico, correggeva i compiti della sua classe, lavorava su vari articoli di ricerca, scriveva recensioni e preparava nuove proposte di lavoro di tipo educativo con i suoi colleghi, pur sempre trovando il tempo per trascorrere momenti preziosi con la sua famiglia e gli amici. Improvvisamente e’ stata colpita da una embolia polmonare.
Voglio ringraziare il fratello Flavio che ho rivisto pochi giorni fa e che mi ha dato l’a prima ispirazione per il post; il marito Keith, incontrato l’anno scorso in occasione del primo anniversario della scomparsa, una persona di grande cultura e simpatia. Voglio anche ringraziare Raj Pillai per avermi dato l’input per finire l’articolo e per la piacevole chiacchieraa su Betty.
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Fonte Planetary Science Institute – Pierazzo International Student Travel Award Established by PSI : http://www.psi.edu/news/press-releases
Memoriale per Elisabetta al Planetary Science Institute: http://www.psi.edu/memorial/betty_it.html in italiano;
La sua pagina: http://www.psi.edu/~betty/
Sito web del Planetary Science Institute: http://www.psi.edu/
Altre pagine dedicate a lei:
La sua pagina di vita personale: http://www.psi.edu/about/staff/betty/Personal.html
http://www.psi.edu/about/staff/betty/betty.html
Sabrina