Il presepe "vivente"

Da Cockerina
Questo Natale, per la prima volta dopo 35 anni, non ho fatto il presepe in casa mia.
Non so dare una spiegazione.
Forse mi è mancato lo spirito natalizio, forse non ho avuto il tempo, forse non l'ho cercato....
Tra l'altro il mio presepe è sempre uguale, e se volete, potete vederlo QUI
Per farmi perdonare, vi mostro invece le immagini del "presepe vivente" che ogni anno si replica in un paese vicino a dove io vivo.
Il "presepe vivente" è un manifestazione religiosa che coinvolge gli abitanti del paese, i quali per un giorno diventano protagonisti di un evento storico, culturale, folcloristico, attrazione per molti turisti e curiosi.
Le comparse sfilano per le strade del borgo antico, oppure sono in attività nelle loro botteghe, indossando i costumi tipici della zona, fingendo di essere le statuine di un presepe a misura di uomo, ma in movimento.
Le ambientazioni sono come nel presepe normale.
Qui vediamo un gruppo di pastori, intenti ad intrecciare ceste

Lì vicino, c'è il falò

Ecco la casa di contadini

La cantina, dove gli uomini andavano a bere un bicchiere di vino, dopo il lavoro nei campi

Il frantoio, dove davvero un mulo fa girare la macina, per spremere le olive e ricavarne l'olio!!

Quindi c'è la bottega dell'artigiano

Proprio come in un presepe "vero"!!! 
Ogni anno, visitare il "presepe vivente" diventa anche una occasione per fare una passeggiata e degustare i prodotti tipici locali: focacce, frittelle, dolci natalizi, torroni, castagne..
Il tutto venduto sulle bancarelle, offerti dai figuranti, ognuno nel suo ruolo: il venditore di caldarroste

le donne cha fanno i "taralli"

 il fruttivendolo...

Seguendo l'itinerario per le strade, è come se il turista facesse la parte del viandante, e visitasse il presepe dall'interno.
Una sensazione stranissima, ti senti partecipe e osservatore al tempo stesso.
Inoltre hai la possibilità, specialmente per i bambini, di conoscere antiche tradizioni.
Come quella di fare la pasta in casa

ricamare il corredo, per la figlia da sposare...

o gli usi comuni della gente povera, come lavare i panni nel cortile, e attingere l'acqua alla fontana, quando no arrivava nelle case...

O conoscere antichi mestieri, ormai in disuso.
Come il ciabattino...

il sarto..

il falegname...

 il maniscalco

e avere la possibiltà di vedere gli animali da vicino!!
Evento rarissimo ormai, per chi abita in città!!

Per strada, è facile incontrare gli zampognari, che suonano i loro strumenti, ricavati dal ventre delle pecore.
Tutto è vivo, vivace!
Senti la musica, il profumo del cibo, il vociare della gente...

Infine, si giunge davanti alla capanna della Natività, e tutti si ammutoliscono!

Per un momento non sei più un turista, ma diventi un pastore adorante il Bambino Gesù.
Il bue e l'asinello ci sono davvero, e i Re Magi arrivano e portano i loro doni!!

La cometa splende nel cielo...
Una storia che si ripete ogni anno, da 2010 anni....
BUONA EPIFANIA!!

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