Primo giorno a Washington, il 31 gennaio, per il presidente Roberto Cota, in visita negli Stati Uniti su invito del Dipartimento di Stato americano. Tre giornate di approfondimento per poi partire giovedì alla volta di Detroit, sede della Chrysler, per incontrare l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne.
Nella capitale americana imbiancata dalle tempeste di neve, sempre nell’ambito dell’International Visitors Leadership Program sulle politiche dell’immigrazione e lo sviluppo economico promosso dal Dipartimento di Stato, Cota ha incontrato gli analisti del Dipartimento per la sicurezza interna, organismo fondato dopo l’11 settembre 2001 per il controllo dell’immigrazione federale, una task force per favorire da un lato l’integrazione e promuovere la cittadinanza per i possessori di green card e, dall’altro, assicurare i confini.
A seguire un confronto alla Nga, l’associazione nazionale dei governatori americani e degli enti locali, dove Cota ha approfondito insieme al direttore David Parkhurst le strategie della Nga per favorire lo sviluppo economico dei territori con assistenza politica e tecnica e i pregi e le differenze rispetto alla nostra Conferenza delle Regioni. Nella settimana che vede alla Camera l’acceso dibattito sulla riforma federale, Cota ha trattato questi temi con Eric Langenbacher, esperto di federalismo della Georgetown University, con particolare riguardo al sistema di governo americano nella sua natura decentralizzata ed al sistema decisionale che da esso ne deriva.
Infine, l’incontro con l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Giulio Terzi di Sant’Agata, per fare il punto sulla situazione politica nazionale e i rapporti sempre ottimi con il governo americano.