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Il prevaricatore

Creato il 07 marzo 2011 da Bruno Corino @CorinoBruno

Il prevaricatore
Osserviamolo all’opera: durante tutto il corso di una conversazione non fa altro che parlare di sé e far sentire la sua voce; la sua presenza sembra sovrastare su tutte le altre; il pronome che più pronuncia è “Io”; neanche s’accorge dello stato d’animo altrui: se siamo annoiati, interessati, attenti. Lui continua imperterrito a parlare, di sé soprattutto, o di tutto ciò che può ricondurre al proprio sé; appare sempre concentrato sulla sua persona. Gli altri sono pianeti orbitano intorno al suo Io. A ogni minimo accenno di obiezione, gesticola e s’agita. S'adira, soprattutto. Quando qualcuno avanza delle obiezioni, comincia dal principio a denigrarlo, poi ad umiliarlo, alzando persino il tono della voce; infine, lo annichilisce. Non sopporta d’essere criticato; come dire? Le sue idee non si discutono, ma si accettano. Semplicemente perché sono le migliori. Di tutto ciò che accade, la colpa è sempre degli altri. Per lui le cose sono semplici; complicarle è soltanto segno di non saper vivere; lui, dice di se stesso, d’essere un tipo diretto, immediato, impulsivo o istintivo; non ama le cose ibride, le situazioni ambigue, odia i luoghi equivoci; disprezza tutti coloro che hanno uno stile di vita diverso dal proprio; e, soprattutto, ama l’ordine, la precisione, la pulizia; dice sempre e ripetutamente che ogni cosa è stata creata per avere un suo posto. E quando non lo dice, comunque lo pensa. Ma la cosa che più colpisce è il suo essere inespressivo; ha lo sguardo basso, sfuggente; ama le cose vistose, visibili, pacchiane, che non passano inosservate, quasi ad amplificare la sua persona. Quando se lo può permettere gli piacciono macchine di grossa cilindrata, potenti, ama abiti costosi, gira con dei grossi orologi, catene, catenine, anelli, anelloni; insomma, è uno a cui piacciono le cose sfarzose, perchè gli piace “impressionare”; incutere timore; annullare le altrui personalità. Non si cura mai del prossimo. Se la sua presenza è o non gradita. Può bussare alla tua porta ad ogni ora del giorno, e quando telefona non si pone mai la domanda: "Disturbo?", perché non gli sfiora mai il dubbio di essere inopportuno, un importuno. Ah, dimenticavo: gli piace vivere in uno stato di sicurezza! Odia ciò che è diverso, tutto ciò che non si conforma. Controlla ogni attimo della vita altrui. Lo spia. Perché si sente continuamente perseguito. Intorno a sé vede sempre dei cospiratori, gente pronta a tradire e a tramare alle sue spalle. Perciò ha sempre quella faccia spenta, triste. Eppure, dice di essere l'essere più felice del mondo, perché sa come vivere.


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