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IL PREZZO DELLA VERGOGNA di James Lee Burke

Creato il 29 giugno 2012 da Paolo Franchini

IL PREZZO DELLA VERGOGNA di James Lee Burke(Lorenzo Cavalli) – “L’Inferno è una stanza nera con mille serrature. Prendete a calci la porta e le sentirete tremare, ma non servirà a niente. Non avete bisogno di morire, per andare all’Inferno. Ci siete già.”

Il detective Dave Robicheaux, in compagnia di sua moglie e del suo migliore amico, anch’egli con trascorsi di sbirro, Clete Purcel, è in vacanza nel Montana occidentale per una maratona di riposo e pesca. In questo bucolico quadretto di aria cristallina, foreste incontaminate, mandrie e piante di cui viene citato il nome ma ignoro l’aspetto, si insinua presto un elemento stonato; come afferma Dave “Questo posto sembra un’oasi di pace. Ma non lo è. Il pervertito che ha ammazzato quel ragazzo, lassù, è come il bruco su una rosa. Non importa dove vai, un tipo del genere c’è sempre”. Si riferisce ad una coppia (due giovani modello, lui tutto casa e congrega religiosa) che è stata barbaramente assassinata.

I due si ritrovano immancabilmente coinvolti nella vicenda, nonché costretti a scontrarsi colle loro paranoie di reduci di guerra e con mostri che popolano il loro passato di sbirri duri.

Gran bel poliziesco che – la quarta di copertina non mente – mi ha ricordato per molti versi la letteratura chandleriana, con tutte le concessioni alla modernità del caso (ad esempio, qui i cattivi votano Bush): tipi ricchi e loschi, femmes fatales, amicizie virili, scazzottate e brutali percosse ai sospetti.

Si potrebbe obiettare che i romanzi di questo tipo si assomigliano un po’ tutti, ed è vero. Però non posso negare che mi dia un senso di sicurezza ed appagamento leggere di un universo in cui i buoni vincono, certi cattivi hanno possibilità di redimersi ed i veri bastardi finiscono più o meno male.


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