E' appena nato ma il governo Dombrovskis si trova già ad affrontare una grande crisi interna.
Il neo ministro degli esteri Girts Valdis Kristovskis e leader di PS, uno dei partiti di governo, è finito dentro uno scandalo di carattere razziale. Appena dopo la fiducia al governo, sono uscite su un organo di stampa lèttone stralci di corrispondenza elettronica fra Kristovskis e un medico, anch'esso esponente di PS, in cui si fanno accenni discriminatori nei confronti della minoranza russa del paese. In realtà è il medico, Aivars Slucis, in questa corrispondenza, a lasciarsi andare a pesanti considerazioni, come il fatto che non si dovrebbe riconoscere ai russi che vivono in Lettonia la stessa assistenza medica riconosciuta ai lettoni, oppure come la possibilità di negare la cittadinanza a russofoni che l'hanno acquisita nel 1991 al momento del crollo dell'Urss, fino all'eventualità di richiedere indietro la cittadina di Abrenes, città contesa fra Russia e Lettonia.
La parte di Kristovskis nella corrispondenza sembra più sfumata, ma dimostra di approvare le posizioni di Slucis. Una volta divenuta pubblica, questa corrispondenza rappresenta indubbiamente un grave scandalo per Kristovskis, accusato di razzismo e di indegnità a ricoprire un ruolo così importante come quello di ministro degli esteri. Ma l'imbarazzo si estende ovviamente a tutto il governo Dombrovskis, che si troverebbe esposto a forti tensioni sui rapporti con il grande vicino russo. Ma Kristovkis non ha alcuna intenzione al momento di dimettersi ed ha trovato il sostegno di Vienotiba, la coalizione di cui fa parte ed è leader.
Saskanas Centrs, il partito filorusso di opposizione a Dombrovskis, ha già presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Kristovskis, che per il momento trova il sostegno di SC e di PLL.
Decisivi saranno i voti del partito dei verdi e dei contadini, che per il momento non ha ancora preso una posizione chiara, ma uno dei suoi compomenti interni, la corrente del potente sindaco di Ventspils Aivars Lembergs ha già dichiarato che voterà per la sfiducia al ministro degli esteri.
Il cammino del governo Dombrovskis, che già si preannunciava irto di difficoltà per la situazione economica, inizia nel peggiore dei modi.
Nella foto il neo ministro degli esteri lèttone, Girts Valdis Kristovkis