Il papi va in tribunale per difendersi, meno male, era ora.
La sua difesa? Sono l’uomo più imputato del mondo, e l’obiettivo dei pubblici ministeri di Milano, comunisti, è quello di eliminare lui, l’unico ostacolo ai progetti della sinistra. Il comunismo in Italia non è mai cambiato. La solita manfrina, insomma.
Prima, però, va in tv e alla radio per attaccare, con la speranza di intimidire i pubblici ministeri e di far credere alla gente che è innocente.
Giura sui suoi figli, i quali, probabilmente hanno toccato ferro. Giura di non essersi mai interessato dell’acquisto di diritti televisivi, mestiere che ha sempre fatto e sulla tv ha costruito il suo impero.
Sostiene che solo in Italia un Presidente del Consiglio viene sottoposto a processo, distogliendolo dall’occuparsi dei problemi del paese. Malignamente si può dire che semmai lo distolgono dai suoi bunga bunga.
Dice, cosa anomala ed unica in Italia, che la Corte Costituzionale ha deciso di processare il presidente del consiglio, unico caso al mondo. Forse avviene proprio così perchè altri, nel mondo, hanno avuto la decenza di dimettersi prima.
Ne sentiremo ancora.
Ci sarà Minzolini che farà il suo monologo difensivo in aggiunta ai suoi avvocati.
Ci sarà Ferrara che, da bravo catechista dirà che Gesù perdonava i ladroni (crocefissi con lui) come perdonava le maddalene.
Ci sarà la stampa di sua proprietà che ne elogerà la virtù e soprattutto il martirio: 2565 udienze, 25 processi (ne restano ancora 6 penali ed 1 civile), 1000 magistrati che l’hanno attaccato, 17 anni di sofferenze.
Ci sarà Signorini che farà piangere qualcun altro nella sua Kalispera, (non so se c’è ancora come trasmissione).
Infine, ma forse non gli ultimi, ci saranno i lunghi pomeriggi di Sposini ed altri, per gli approfondimenti degli aspetti tragici della vicenda. Nonchè Vespa col plastico del tribunale e la statuetta della rossa Boccassini.
Intanto però, per confortare il martire che sale le scale del tribunale per la seconda volta in vita sua, Mantovano ha convocato i sostenitori del papi, inviando almeno 600 sms.
Per salire quelle terribili scale del tribunale di Milano, ci vuole la folla acclamante che incoraggi il martire. Peccato che sia entrato dalla parte laterale, il trionfo e l’applauso è stato meno soddisfacente.
Però c’era anche la Santanchè che ha fatto una levataccia per l’occasione ed ha sentenziato: “La primavera giudiziaria di Berlusconi si concluderà con una delusione per i pm”.