Apprendiamo dagli organismi provinciali e regionali del nostro Partito che durante il corteo del Primo Maggio le compagne ed i compagni sono stati invitate/i a sfilare all'interno degli spezzoni delle liste Tsipras e Altro Piemonte. Ciò avverrebbe, per la prima volta nella nostra storia, senza alcuno striscione di Partito e senza la distribuzione di volantini con il nostro simbolo.
Queste direttive discenderebbero dall'assemblea con le altre forze componenti l'Altra Europa, dove si sarebbe deciso per la gestione 'unitaria' della piazza del Primo.
Riteniamo inaccettabile che i comunisti rinuncino ancora una volta alla loro presenza visibile e organizzata in piazza, soprattutto in una ricorrenza sempre più attuale come è quella del Primo Maggio, festa dei lavoratori ormai senza lavoro, sfruttati e precarizzati. Si sacrifica l'identità, la storia e la capacità di far da leva al futuro sull'altarino (sempre più inutile) dei passaggi elettorali. Nulla di nuovo sotto il sole dalle nostre parti: la spinta elettoralistica, ben lungi dall'esser stata sradicata a forza di cantonate, continua a ripresentarsi nel PRC ogni volta più forte. E ogni volta è più disperato il tentativo di comporre in fretta e furia una qualsiasi piattaforma elettorale.
Ora, però, la situazione sembra essere ancor più grave.
Queste del Primo Maggio, con la partecipazione del Segretario nazionale Ferrero, assomigliano alle prove generali di un superamento definitivo del PRC che si consumerà con le elezioni europee. Il tentativo è quello di prendere a qualsiasi costo (identità, radicalità, strutture organizzative) quello che alla dirigenza di maggioranza sembra essere l'ultimo treno per uscire dalla marginalità, costruire la Syriza italiana e rientrare vittoriosi nelle istituzioni. E' in questo solco che si inserisce la subalternità dell'investimento nella lista Tsipras. Così leggiamo l'invisibile partecipazione del PRC al Primo Maggio di domani.
In un momento di estrema crisi economica e di forti ristrutturazioni sociali noi al contrario riteniamo dannoso l'abbandono delle strutture di autonomia organizzativa e identitaria (per altro già deboli e compromesse) dei comunisti in Italia. Ci sembra invece il momento di operare nella direzione diametralmente opposta, quella del rafforzamento organizzativo e della ricostruzione di un immaginario, di un'identità e di proposte politiche radicali. Il tutto, ovviamente, ripensando all'importanza del radicamento sociale, sempre sacrificato ai passaggi elettorali.Il Primo Maggio, quindi, ci riserviamo di essere presenti nel corteo con la nostra identità e il nostro ruolo di Comunisti con una logica non elettoralistica ma di partecipazione alle forze vive e reali dei movimenti e delle lotte sociali, ambientali e del lavoro.
Direttivo provinciale dei Giovani Comunisti TorinoAlessandro Strano, CPR Piemonte e GC TorinoChiara Marzocchi, CPR PiemonteMassimo Lorusso, Segreteria regionale PRC PiemonteAnna Pulizzi, Segreteria regionale PRC PiemonteMassimo Zanetti, CPN e Segreteria regionale PRC PiemonteStefania Graziani, CPF TorinoRoberto Preve, CPNRaffaella Calvo, CPN Beppe Castronovo, CPF TorinoMassimiliano Calvo, CPF TorinoClaudio Bettarello, CPR TorinoGiancarlo Crenna, Direttivo Circolo centro Torino
Marino Christian, Direttivo Circolo A.Gramsci Nichelino
Flavia Gaudiano, Direttivo Circolo Grugliasco
Trevisani Monica, Circolo Libertini Stella Rossa
Gallizio Giovanni Paolo, Circolo Libertini Stella Rossa
Simona Mazzeo, Direttivo Circolo Grugliascoe GC Torino
Magnani Anna Maria
Cavone Nicola, Segretario Circolo Libertini Stella Rossa
Castriota Franco, Direttivo Circolo Libertini Stella Rossa
Esposito Graziano, Circolo Grugliasco
Davide Barone, Circolo centro e GC di Torino