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Il primo wargame italiano

Da Ciompi
Il primo wargame italianoEra il 1965 quando un certo Guido Crepax, futuro creatore di Valentina, propose alla rivista Linus la sua Battaglia di Waterloo, un antesignano del wargame italiano che, per la bellezza della grafica usata dall'artista milanese scomparso nel 2003, diverrà uno dei giuochi di tattica militare più ricercati sia dagli amanti del settore che dai patiti del fumetto. La passione per le uniformi e le battaglie storiche Crepax (al secolo Crepas) l'aveva avuta da sempre e uno dei suoi passatempo preferiti era disegnare e dipingere i suoi soldatini fronte e retro aggiungendo tavole illustrate che raffiguravano paesaggi, città e villaggi su cui giocare con l'ausilio dei dadi. Diceva di sé raccontandosi:"Mi sono sempre sentito rapito di fronte ai soldati dei miei wargames: Pavia, Waterloo, La Battaglia del Lago Ghiacciato ...tutte battaglie che non sono mai state per me le battaglie reali, i massacri storici che lasciavano sul campo centinaia di migliaia di morti ammazzati. Sono spettacoli che mi interessano dal punto di vista estetico, scenografico, esteriore: somigliano agli incontri di boxe, alle gare automobilistiche. Non sono mai degli spettri di guerra". Al suo pubblico offrì tre indimenticabili serie di soldatini da ritagliare tutte pubblicate sulle pagine di Linus: Waterloo (1965-66), La Battaglia di Pavia (1967-69) e Aleksandr Nevskij, la battaglia del lago ghiacciato (regalo agli abbonati del 1972). Il gioco 'la battaglia di Waterloo' consisteva in quattro fogli colorati in verde e ripiegati che rappresentavano il campo di battaglia, un elenco di regole da seguire per i giocatori e, ovviamente, otto bellissime tavole a colori fronte-retro dei soldati coinvolti in quell'epico scontro: francesi da una parte e inglesi, prussiani e i loro alleati olandesi e dell'Hannover dall'altra. Nell'aprile del 1999 la rivista Sandokan, un mensile dedicato ai viaggiatori, ripropose come inserto centrale il gioco di Crepax prendendo spunto dalla pubblicazione di un articolo narrante un viaggio nella terra belga testimone di quel fatto d'armi che oppose il genio di Napoleone ai valorosi del Duca di Wellington.Articolo tratto da Charles Garage

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