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Il Principe Felipe, il primo ambasciatore vitalizio del Cammino di Santiago

Da Rottasudovest
Il Principe Felipe sarà il primo ambasciatore vitalizio del Cammino di Santiago, una carica onorifica, istituita dalla Giunta della Galizia per "promuovere i valori dell'itinerario compostelano nel mondo". Questa nuova figura intende riconoscere otto persone fisiche o giuridiche, che si siano fatte notare per la loro promozione dell'itinerario e che possano farlo in futuro, partecipando ad almeno un atto all'anno, che promuova il pellegrinaggio. La Famiglia Reale ha percorso il Cammino varie volte, soprattutto in occasione degli Anni Santi, e frequenta Santiago regolarmente. Felipe, ha fatto sapere la Xunta, ha accettato l'offerta di essere il primo ambasciatore con gusto. "La Famiglia Reale vede nello spirito jacobeo un riflesso fedele dei valori che ci hanno permesso di alzare l'edificio della nostra pacifica convivenza" ha commentato il presidente della Xunta Alberto Núñez Feijóo. L'istituzione degli ambasciatori vitalizi è una delle iniziative per celebrare i vent'anni del Camino de Santiago come Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Un Camino che è "un potente motore di sviluppo" per tutte le terre attraversate e che per la Galizia è una specie di "lettera di presentazione al mondo". "Il suo ruolo come fattore di riequilibrio territoriale e il suo potenziale per lo sviluppo fanno sì che questo itinerario sia per noi un prezioso tesoro materiale" ha detto il presidente. L'Arcivescovo di Santiago insiste invece nella celebrazione dell'aspetto spirituale del Cammino, perché senza di esso, si "svuoterebbe di contenuto quest'esperienza umana", che "da mille anni continua a offrire l'occasione di accompagnare i passi fisici a quelli dello spirito". Tra il 2014 e il 2015 il Cammino celebrerà gli 800 anni dal pellegrinaggio di San Francesco d'Assisi e quest'anniversario sarà al centro di numerose iniziative ed eventi. Sarà un anniversario che porterà numerose persone, lungo un Cammino che negli ultimi vent'anni ha visto aumentare il numero dei pellegrini. Per la prima volta nel 2013, ad eccezione dell'Anno Santo 2010, si supereranno i 200mila pellegrini certificati, un dato straordinario, che dimostra l'attualità dei valori promossi dal pellegrinaggio alla tomba dell'Apostolo San Giacomo e che la Chiesa compostelana attribuisce non tanto alla visibilità che garantisce l'essere Patrimonio Mondiale dell'Umanità quanto ai pellegrinaggi simbolici di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.

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