Autore: Anne Rice
Titolo: Il principe Lestat
Anni di pubblicazione: 2014
Pagine: 560
Editore: Longanesi
Genere: Fantasy
Formato: cartaceo/ebook
Trama:
Dolenti e magnifici, specchio oscuro delle nostre più ancestrali paure e del nostro eterno e inappagabile desiderio di immortalità, i vampiri sono tra noi. Vittime delle loro passioni, si muovono seduttivi e terribili nel mondo di oggi come in quello di ieri, scavalcando le ere e i confini geografici nello spazio di un giorno, pronti a scatenare le antiche e potenti forze della notte sul mondo ignaro, pronti a succhiare il sangue umano per vivere… Se può essere considerata vita la loro eterna dannazione.
Ma ora qualcuno (qualcosa?) sta colpendo il mondo cristallizzato e terribile dei Non Morti. Da Parigi a Mumbai, da Hong Kong a Kyoto a San Francisco, una Voce misteriosa spinge i Bevitori di Sangue a combattersi tra loro, e sembra essere tornato il tempo dei Grandi Roghi. Anche il Principe Lestat la sente sussurrare e piangere nella propria mente… Che cosa vuole la Voce? Come potrà la tribù dei Non Morti sconfiggere questa forza immane che ha gettato tutti nel panico?
Con la sua scrittura immaginifica, visionaria e sontuosa, Anne Rice torna al mondo affascinante dei vampiri, intrecciando le storie dei suoi personaggi più amati: il bellissimo Armand, Mekare e Maharet, Pandora e Flavius, e ancora David Talbot, generale superiore del Talamasca, mentre su tutti domina, pericoloso e ribelle, l’abbagliante principe Lestat, forse unica speranza di salvezza per i Non Morti…
Giudizio:
Erano quasi dieci anni che i vampiri di Anne Rice non si facevano vedere in libreria. Risale infatti al 2003 “Blood Canticle”, anche se in Italia è stato pubblicato solo nel 2010 col titolo “Blood”.
Ma dopo questo stacco di tempo in cui l’autrice si è dedicata, tra l’altro, a cose molto distanti dal mondo gotico (vedasi i romanzi incentrati sulla figura di Gesù Cristo), ecco arrivare la notizia dell’uscita de “Il principe Lestat”, l’ undicesimo volume di questa serie (tredicesimo se si considerano anche “Pandora” e “Vittorio The Vampire”, quest’ultimo ancora inedito in Italia, facenti parte delle Nuove Cronache dei Vampiri) che nei suoi episodi meglio riusciti aveva saputo creare una nuova e interessante mitologia delle figure vampiriche.
Si può quindi ben intuire quanta fosse la curiosità nei confronti di questo nuovo romanzo. Sarebbe stato in grado di riportare Lestat e il suo mondo alla ribalta? Sarebbe riuscito a cancellare, o almeno a far dimenticare, gli ultimi volumi che, secondi molti, toccavano i punti più bassi della carriera della Rice? La risposta è… ni.
“Il principe Lestat” è un romanzo godibilissimo, che scivola via veloce grazie a uno stile impeccabile ed estremamente fluido. Del resto reputo la Rice una delle migliori narratrici moderne, capace di saper coinvolgere il lettore anche nelle scene meno dinamiche e in grado di renderlo sempre partecipe delle vicende in gioco. Per chi inoltre ha amato i personaggi da lei creati in passato, questo testo sarà una vera e propria goduria, in quanti nei vari capitoli si alternano molti punti di vista che ci fanno entrare nei pensieri e nelle vite di vampiri noti e di vampiri nuovi, senza ovviamente tralasciare Lestat e Louis. Se questo però è uno dei punti a favore del romanzo, c’è da dire che si tratta anche di un punto a sfavore.
La maggior parte del romanzo, infatti, è costituita da capitoli che mostrano come alcuni antichi vampiri reagiscono alla Voce, una presenza che si aggira nelle loro menti e che li incita ad uccidere altri vampiri. Non c’è vera azione. Non c’è una trama che si srotola, o si ingarbuglia, no. C’è solo un susseguirsi di punti di vista, forse anche troppi, e quel minimo di azione previsto dalla trama lo si ritrova solo verso la fine, e ricordiamoci che si tratta di 560 pagine. Manca, insomma, qualcosa. Manca la carica.
“Il principe Lestat” è quindi un romanzo riuscito a metà.
Se da una parte risulta affascinante per le notizie riguardanti i vari nomi in gioco, dall’altra ci si ritrova in un romanzo che è quasi una sorta di diario intimo e che quindi può far sentire la mancanza delle storie narrate in passato.
Lo si potrebbe definire una sorta di compendio. Un bonus per i fan della serie. O forse si tratta semplicemente di un’introduzione al nuovo libro che Anne Rice ha dichiarato di aver iniziato a scrivere. In fondo, nelle ultime cento pagine, qualcosa di interessante succede! Solo che 560 pagine sono troppe per un’introduzione.
Se siete fan delle Cronache dei Vampiri, quindi, questo libro vi saprà intrattenere con un’ottima scrittura e vi darà informazioni aggiuntive sul complesso mondo creato dall’autrice. Ma non aspettatevi molto altro.
Se invece siete nei neofiti che vogliono incontrare per la prima volta Lestat, bè, meglio partire dall’inizio della saga. Troverete storie più avvincenti e potrete costruirvi un background capace di farvi apprezzare anche titoli come questo, che partono da eventi già raccontati.
Sull’autore:
Anne Rice, nata a New Orleans nel 1941, si è laureata in scienze politiche e letteratura inglese alla San Francisco State University. Ha ottenuto il successo internazionale con Intervista col vampiro, diventando un’autrice di culto della narrativa horror, grazie a una straordinaria visionarietà che, unita alla capacità di cogliere gli aspetti sensuali delle emozioni, ha generato una nuova mitologia del vampiro, inedita incarnazione dell’intensità del dolore e delle esperienze di una vita perduta per sempre. Presso Salani sono apparsi La regina dei dannati, L’ora delle streghe, Il demone incarnato e Lo schiavo del tempo. [fonte: Longanesi]
Andrea Storti