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Il processo di John Galliano a Parigi / John Galliano’s trial in Paris

Creato il 24 giugno 2011 da Sandfashionblog

La sentenza sarà emessa il prossomo 8 settembre.

The verdict will be delivered September on 8.

Se, da una parte, Azzedine Alaïa ha detto no alla maison Christian Dior, non essendo disposto a lasciarsi travolgere dai ritmi stressanti di lavoro, sebbene la proposta lo abbia lusingato, dall’altra, John Galliano, ex direttore creativo della griffe francese

Il processo di John Galliano a Parigi / John Galliano’s trial in Paris
che fa capo a LVMH, si è presentato all’udienza, durata circa sette ore, presso il tribunale di Parigi per il processo che lo vede accusato di aggressione verbale e ingiurie razziste.
“Ero sotto l’effetto di un mix letale di alcool e psicofarmaci – si è difeso lo stilista, che ha detto di non essere in grado di ricostruire l’accaduto – sono un alcolista e un tossidipendente in recupero. Adesso sto meglio, ma sono ancora in cura”.
“ Una cosa ovvia è che John Galliano era malato – ha continuato Aurelien Hamelle, difensore del designer – aveva una tripla dipendenza da alcool, benzodiazepine (Valium) per far fronte alla pressione del suo lavoro e sonniferi. Il loro effetto combinato porta ad uno stato di completo e totale abbandono”.
In aula, davanti al collegio presieduto da Anne-Marie Sauteraud, il creativo di Gibilterra, 50 anni, ha spiegato di essere caduto in questo stato di dipendenza e depressione dopo la morte del padre nel 2003 e, soprattutto, successivamente alla scomparsa del suo assistente Steven Robinson, avvenuta nel 2007.
A proposito delle sue parole razziste, inoltre, Galliano si è scusato con le vittime: ha sottolineato di aver sempre cercato, attraverso il proprio lavoro, di combattere i pregiudizi, l’intolleranza e le discriminazioni e di non essere antisemita.
La corte adesso si riunirà il prossimo 8 settembre per emettere la sentenza. Il pubblico ministero Anne de Fontette ha chiesto una multa di non meno di 10mila euro.


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