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Il profeta – Dino Risi

Creato il 03 gennaio 2013 da Maxscorda @MaxScorda

3 gennaio 2013 Lascia un commento

Il profeta
"Contro il logorio della vita moderna" e si potrebbe adoperare il celebre slogan per riassumere l’intero film.
1968, anno contenitore di tanti avvenimenti e tante tendenze, alcune sospinte per interesse, altre per moda, altre ancora come mantra funzionale a far cassa e breccia in una opinione pubblica che ama tuffarsi nel qualunquismo da bar con la retorica di chi ripete senza riflettere.
Ebbene nella critica alla societa’ borghese ed imperialista, saliva forte la voce di coloro che della "vita moderna" appunto, avevano fatto uno dei bersagli, facendosi nemici lo stress, i ritmi forsennati, il consumismo selvaggio, lo smog e quella perdita di una dimensione umana che molti ricordavano solo pochi anni prima e ormai smarrita nelle pieghe dello sviluppo.
Questo film, come molti altri, s’inserisce nel filone critico del processo di cambiamento sociale in atto e lo fa attraverso la storia di un uomo che un bel giorno, rimasto intrappolato nel traffico, lascia tutto e si rifugia sui monti come un eremita o come un profeta, vivendo del solo contatto della natura e rifiutando in toto la civilta’.
L’arrivo di una troupe televisiva, lo costringera’ a tornare in mezzo alla bolgia cittadina e riaffrontare i demoni del progresso.
C’e’ da dire che visto con gli occhi di oggi, il film e’ mortalmente noioso, scontato e considerando gli esisti che ebbe, non fu considerato brillante ed incisivo nemmeno allora.
Risi sottotono, nelle immagini e nei testi che non graffiano, non colpiscono, a stento fanno sorridere, limitandosi ad essere paradossali fortunatamente senza scadere nel grottesco.
Gassman e’ piuttosto anonimo, pallidissima ombra de "Il tigre" e il Brancaleone dei due anni precedenti.
Ann-Margret si conferma come una delle donne piu’ belle di tutti i tempi ma l’essere una straordinaria attrice non lo si comprende certo da questo film che proprio da "Il tigre" mutua la coppia di attori incapaci, non per colpa loro ma del testo, di eguagliare i fasti precedenti..
Se c’e’ qualcosa che invece mi ha divertito e’ sentire Oreste Lionello, uno dei piu’ celebri doppiatori italiani, qui doppiato da Elio Pandolfi e chissa’ cosa non piaceva della sua voce.
Minigonna a parte di Ann-Margret, tutto il resto e’ inutile, per Risi, per Gassman e per il cinema italiano tutto.

Scheda IMDB


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