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Il profumo delle fate

Da Fluente

Il profumo delle fate

Il timo è ottimo per insaporire il pesce ma anche le insalate, specie di pomodoro. Sulle carni in umido fa la sua bella figura, inoltre è presente un po’ in tutti i miscugli di erbe aromatiche, che impreziosisce conferendo loro un gusto più complesso e articolato.

Lutilizzo del timo è quindi piuttosto vasto ma, nonostante ciò, questa aromatica è piuttosto difficile da trovare nei supermercati; dove solitamente si vendono solo rosmarino, basilico, salvia e prezzemolo. Grazie alla nostra passione per le piante potremo dunque avere un vantaggio in più anche in cucina, un vantaggio di eccezionale prelibatezza stano molti buongustai.Il timo da parte sua a noi chiederà davvero poche cure, perché è una pianta molto facile da coltivare, tant’è che cresce anche spontanea un po’ in tutta Italia. Il timo lo possiamo coltivare sia in vaso, sia in giardino, sia nell’orto. In ogni caso diffonderà un’aroma delizioso, che già da sé ne giustificherebbe la coltivazione. Il suo profumo diviene  naturalmente più intenso la sera, tanto che molte leggende assicurano che sia in grado di attirare minuscole fate.Affinché il suo profumo possa essere avvertibile anche in giardino, dobbiamo però creare un bel cespuglio, mettendo a terra almeno cinque o sei piantinetine a circa 20 cm le una dalle altre.Domenica scorsa sono andato a “Giardini d’autore” la bella manifestazione del verde che si tiene ogni primavera e autunno a Riccione,e passeggiando per i vari stend sono stato letteralmente attirato dal profumo pungente del timo proposto da un rivenditore che ne aveva diverse qualità. Una delle poche esigenze del timo è quella di affondare le sue radici in un terreno asciutto.  La terra ideale per il timo è quindi ricca di sabbia, che aiuta l’acqua a defluire rapidamente verso il basso. Se mettiamo il nostro timo in vaso possiamo quindi usare un buon terriccio universale ma ci conviene aggiungervi circa un terzo di sabbia. Avremo così terra fertile e al tempo stesso particolarmente ben drenata. Ovviamente, per garantire lo scolo dell’acqua, dovremo comunque mettere un coccio ricurvo sopra al foro sul fondo del contenitore.Per la coltivazione in giardino vale un discorso simile: potremo unire al terreno della sabbia per migliorarne il drenaggio. Basta stenderne uno strato di un centimetro scarso su tutta la superficie su cui faremo crescere il nostro timo e poi zappare in modo da mischiarla finemente. Le piante poi andranno messe in terra in buche grandi circa il doppio del pane di terra che contiene le radici. In questo modo troveranno subito terreno morbido dove potranno facilmente espandersi e rafforzarsi. Per il resto al nostro timo basterà una posizione al sole e non molto esposta a correnti fredde.Così piantato e sistemato, il nostro timo crescerà indisturbato per almeno quattro o cinque anni. Poi, inevitabilmente, darà segni di vecchiaia: produrrà meno foglie e non aumenterà più di volume e a noi non resterà che sostituirlo con altre piante. Attenzione però: durante l’inverno il timo sembra morire perché perde tutte le foglie e i rami si seccano restando aggrovigliati tra loro, conferendo alla pianta un aspetto poco invitante. Il timo però sta solo dormendo. La parte aerea è morta ma le radici sono vive e pronte a dare nuovi germogli in primavera. Lasciamo quindi stare la pianta per tutta la brutta stagione e, non appena il gelo sarà passato, tagliamo i vecchi rami all’altezza del terreno, in modo che i nuovi possano trovare spazio per svilupparsi senza aggrovigliarsi ai vecchi.I rami secchi si potrebbero tagliare anche all’inizio dell’inverno ma questo in genere è sconsigliabile, specie se nella nostra zona fa molto freddo. I vecchi rami infatti, appiattendosi sul terreno, proteggono le radici delle pianta dal freddo.


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