Dopo delibera della Giunta Comunale di Firenze, che lo scorso 12 gennaio aveva dato il via alla procedura prevista dalla normativa sulla "legge sugli stadi", il percorso che dovrebbe portare anche la società gigliata a dotarsi del proprio impianto di proprietà sembra aver rallentato nuovamente.
La Delibera, infatti, conteneva delle " prescrizioni risolutive che vanno comunque rispettate per poter procedere secondo quanto previsto dalla legge; che riguardano l'equilibrio economico finanziario del piano, le attività connesse allo stadio e indicazioni urbanistiche sul complesso dell'opera " ed aprivano due possibili scenari per la Società:
- adeguare, il progetto preliminare seguendo le prescrizioni;
- passare alla fase di progettazione definitiva, senza ulteriori negoziazioni sul contenuto della Delibera, includendo le prescrizioni previste.
Secondo quanto riportato da Fiorentina.it, l'orientamento del Club sarebbe piuttosto verso la seconda ipotesi, che allungherebbe da 90 giorni a un anno i tempi tecnici per la presentazione del progetto.
In tutto questo rimangono due problemi di fondo ancora irrisolti: da un lato il costo dell'area Mercafir, per la quale il Comune di Firenze ipotizza un incasso di 20 mln di euro e la Fiorentina ipotizza di spendere la metà; dall'altro la ricollocazione delle attività che oggi occupano quello spazio e per le quali pare non ci siano allo stato attuale delle aree disponibili. Il tutto, ovviamente, con il solito contorno di cause e controcause al TAR.