Giovedì 23 settembre (Preapertura)
BABA EVENTI e L’OTTAVO RE DI ROMA s.r.l. presentano
20.30 PRE BABA – Festival di Arti Eccentriche e Culture Esplose
Proiezione di due episodi della fiction basilichese: Lacrime a Matera. Il viaggio di una povera sventurata ispanica nel mondo dell’imprenditoria culturale italiana. Realizzato da Cinefabrica Matera. http://www.cinefabrica.com • Proiezione di due cortometraggi di un giovane autore, il cui genio sta riscuotendo successi in tutta Europa. Toni Elkan, italiano con origini austriache. I due titoli presentati sono: Lost in Space, di ambientazione fantascientifica e Detective Special, un noir visionario/surreale. • Reading di Jonida Prifti dal titolo: Film Artistik. La poetessa si cimenterà nella rottura sillabica e sbabica di scritti in albanese che descrivono circostanze paradossali tipiche del suo luogo di appartenenza, attraverso l’uso dello yodele. • Performance del collettivo toscano di danzatrici denominato “Rutsch” (Cecilia Berengo, Camilla Casadei, Lucia Guarino) e degli Stimmung_blend, band di culto nell’impro-noise capitolina. Il loro lavoro previsto per la serata si chiama “Corpo Estraneo“. Una sbabata spazio sonora. –> http://babafestival.blogspot.com/
Venerdì 24 settembre (Drink inaugurale e Cinema gratis per i soci)
dalle 20.30 aperitivo e musica
21.30 IN SEARCHING OF A MIDNIGHT KISS di Alex Holdridge (USA 2007, 90 min., v.o. sott. Italiano) Ultimo dell’anno, Los Angeles. Wilson è un ventinovenne che ha trascorso il peggior anno della sua vita. Ora è in una nuova città, non ha una ragazza e non ha piani concreti per il futuro. Dietro consiglio del suo migliore amico, Wilson decide di mettere un annuncio personale su un giornale. Quando una donna risponde, nella speranza di trovare l’uomo giusto con cui trascorrere questo giorno speciale, i due si ritrovano insieme per le vie di Los Angeles in un viaggio caotico, ma anche estremamente divertente.
Da sabato 25 settembre a domenica 3 ottobre (Indipendenti italiani: Marco Chiarini)
21.00 L’umo fiammifero (Italia 2009, 89′) di Marco Chiarini.
Con Francesco Pannofino, Marco Leonzi, Greta Castagna, Davide Curioso, Tania Innamorati. L’Uomo Fiammifero è la storia di un bambino di undici anni, Simone, perso nel ventre grigio della noia estiva. Gli amici in vacanza, lui rimasto al paesello con il padre, per Simone è una questione di vita o di morte: evadere dalla noia o soccombere. Così ogni pomeriggio diviene una fuga, fuga dalla casa paterna e dal grigiore del paese, per correre via a giocare con i suoi amici immaginari: il ragazzo al contrario, i gemelli dimezzati, il robivecchi che parla solo attraverso un giradischi, il figlio dei giganti del paese. Proprio allora, nel paesello dove nulla accade, arriva Lorenza. Tredici anni, di fuori, cittadina, per il bambino è un’altra sfida, terra incognita da conquistare. Ma ogni conquista ha un prezzo, e il prezzo che Simone deve pagare è un furibondo litigio con il padre, una condanna senza appello… A meno che Simone non ci riesca per davvero, a evocare dal fondo del bosco il re del suo regno magico, l’Uomo Fiammifero, che viene la notte ad accendere luci e a indicare la via…
Previsti incontri con il regista. –> sito ufficiale del film -
Mercoledì 6 ottobre il collettivo EBBRI DI CINEMA presenta (S)pazzi Metropolitani, freak, solitudini, movimento tra città e cinema
21.00 The limits of control (Usa/Giappone 2009, 116′, v.o. sott. italiano) di Jim Jarmush. Con Isaach De Bankolé, Tilda Swinton, John Hurt, Bill Murray, Paz De La Huerta, Gael Garcia Bernal. Un solitario killer americano (Isaach De Bankolé) si ritrova in Spagna, straniero in una terra straniera, per svolgere un lavoro non ben specificato. Nel corso del suo soggiorno nella penisola iberica, riceverà le istruzioni su ciò che deve fare da diversi individui, tra cui il Chitarrista (John Hurt) e la Bionda (Tilda Swinton). Ricevute le istruzioni, si dirige al successivo appuntamento. Il killer ha diverse regole (non fare sesso durante le missioni, non portare pistole né usare telefoni cellulari) ed è anche abbastanza abitudinario (beve sempre due caffè in tazze separate). Ben presto però l’uomo dovrà fare i conti con la propria coscienza e le proprie emozioni.
Il regista: Jim Jarmusch (22 gennaio 1953, Akron), dopo gli studi in cinema tra New York e Parigi, lavora come assistente di Nicholas Ray e Wim Wenders alla realizzazione di Lampi sull’acqua-Nick’s movie. Del 1982 è il primo lungometraggio, Permanent Vacation, a cui seguiranno, tra gli altri, Coffee and Cigarrettes (1986), Daunbailo (1986), Tassisti di notte (1991), e Broken Flowers (2005). The Limits of control è il primo film del regista ambientato al di fuori degli Stati Uniti. Jarmusch ha spiegato la scelta della location affermando che mentre stava scrivendo la storia sentiva come se la Spagna lo stesse chiamando. Il film è basato su un’idea che Jarmusch ebbe quindici anni fa: “Una zona molto tranquilla, un criminale in viaggio concentrato su una strana missione. I miei personaggi sono sempre in viaggio, il viaggio è la storia”. La storia è ispirata ai racconti di Donald Westlake(noto come Richard Stark), alcuni dei quali avevano come protagonista un criminale di professione chiamato Parker, a cui è ispirato Point Blank (J. Boorman, 1967), film particolarmente amato dal regista.
Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre (DETOUR a Est)
21.00 AIR DOLL di Hirokazu Koreeda (Giappone 117 min., v.o sott. Italiano)
Una bambola gonfiabile, un oggetto inanimato, prende improvvisamente vita, scoprendo di aver avuto in dono un cuore. Per lei sarà come nascere per la prima volta e dovrà pertanto scoprire tutte le gioie e le amarezze che questo comporta. Tratto da un manga omonimo “Kuki Ningyo” realizzato da Yoshiie Goda, Il film ha debuttato al 62° festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
mercoledì 13 ottobre il collettivo EBBRI DI CINEMA presenta (S)pazzi Metropolitani, freak, solitudini, movimento tra città e cinema
21.00 $9,99 (Australia/Israele 2008, 78′, v.o. sott. italiano) di Tatia Rosenthal.
Voci di Geoffrey Rush, Anthony LaPaglia, Samuel Johnson, Claudia Karvan, Joel Edgerton, Barry Otto.
Dave (Samuel Johnson) è un giovane disoccupato che vive con il padre e il fratello maggiore in un modesto appartamento di un condominio di Sydney. Tuttavia, la ricerca di un lavoro non è il suo problema più grande: ciò che gli preme è raggiungere la felicità. Dave pensa di essere sulla buona strada quando acquista, al modico prezzo di $9,99, un libretto che dispensa preziosi consigli affinché la ricerca vada a buon fine. Il suo percorso verso l’importante meta si interseca con le storie degli altri inquilini del palazzo: un pensionato alle prese con uno scontroso angelo custode, un giovane in rotta con la fidanzata, che cerca conforto nell’amicizia con festaioli studenti lillipuziani, un bambino alla scoperta della magia e del potere dell’immaginazione.
Tathia Rosenthal: Prima di dedicarsi al cinema, Tatia Rosenthal (4 aprile 1971, Tel Aviv) studia medicina e fotografia a Parigi. Attratta dal mondo dell’animazione, completa la sua formazione alla Tisch School of the Arts della New York University. Nel 1998 incontra il favore della critica grazie al corto Crazy Glue, basato su un racconto dell’autore israeliano Etgar Keret, con cui stabilirà un duraturo sodalizio creativo. Del 2005 è A Buck’s Worth, corto girato in stop-motion, che sarà poi sviluppato in $ 9.99, il suo primo lungometraggio, realizzato con la stessa tecnica e impreziosito, nella versione originale, dalle voci dei più celebri attori del cinema australiano e internazionale. Per la regia di questo titolo, nel 2009 ha ricevuto una nomination agli Annie Awards.
a seguire:
Proiezione dei corti Darkness/Lightness/Darkness e Dimension of dialogue di Jan Svankmajer
Jan Svankmajer: Il genio ceco dello stop-motion ci regala l’abbaglio delle sue metafore densissime ed allusive, attraverso cortometraggi materici, tanto più eloquenti quanto più silenziosi, rumorosi ed afasici. Nonostante Gilliam, Aronofsky, Burton e molti altri grandi nomi dichiarino la filiazione dal regista, resta ancora poco diffuso il suo lavoro, un cinema artigianale, fatto di pupazzi di argilla duttili e vivi come la carne umana.
a seguire
Proiezione di una selezione di videoclip del regista Marco Missano con presentazione in anteprima del suo video interamente in stop motion Everyone in their room, canzone della band Music For Eleven Instrument. Il regista sarà presente in sala. Marco Missano: Giovane regista di apprezzatissimi videoclip, capace di sposare e contaminare i più vari linguaggi cinematografici (dalla stop motion alla retroproiezione, dalla prospettiva forzata al mokumentary) rimodellandoli e riscoprendo in essi una loro intima novità. Un nuovo straordinario “minatore” dell’audiovisivo che sa trasformare in cinema ogni sua inquadratura. Vincitore del “Best italian video award” nel 2009 con Mountain tea traiders (canzone dei Julie’s Haircut) e del “Best music video” al London Indipendent Film Festival 2008 con Joy Machine (canzone della band Ezra Page). Verrà presentato in anteprima il video interamente in Stop Motion di Everyone in their room, canzone della band Music For Eleven Instrument.
Da giovedì 14 a domenica 17 ottobre (DETOUR a Est)
21.00 CASTAWAY ON THE MOON di Hae-jun Lee (Corea del Sud 2009, 116 min., v.o. sott. Italiano)
Un uomo di nome Kim si butta nelle scure e calme acque del fiume Han. Si sveglia e si ritrova sdraiato su uno strano suolo ricoperto di sabbia. Per un momento pensa di aver raggiunto il paradiso, ma subito dopo realizza di essere sulla deriva di un’isola, per lui sconosciuta. In un palazzo, dall’altra sponda del fiume, ci abita una ragazza che è da anni che non esce dalla sua camera. Dalla sua scompigliata pettinatura e indossando gli stessi abiti ormai consumati, dà l’impressione di essere una vera naufraga. Un giorno, attraverso le lenti della sua macchina fotografica, vede un uomo su un’isola deserta. Giorno dopo giorno la solitaria ma non spiacevole vita di quest’uomo, innesca la sua curiosità e si sente forzata ad uscire dalla sua camera dopo tanti anni di isolamento. La vita straordinaria di Kim diventa la sua ispirazione per cambiare il suo modo solitario di vivere la vita.
Da martedì 19 a giovedì 21 ottobre (DETOUR LOST IN TIME)
21.00 MR. NOBODY (Canada, Belgio, Francia, Germania 2009, 130′, v.o. sott.italiano) di Jaco Van Dormael. Con Jared Leto, Diane Kruger, Sarah Polley, Rhys Ifans, Juno Temple.
Il signor Nemo è un vecchio ultracentenario ed è il protagonista di un reality che segue in diretta gli ultimi giorni (mesi, anni) della sua vita. Perché tanto interesse? Perché Nemo è l’ultimo essere mortale rimasto sul nostro pianeta da quando le scoperte scientifiche hanno consentito di raggiungere la quasi immortalità. Nemo però ricorda ben poco della sua vita passata, una vita che non è una ma molteplice. Jaco Van Dormael, regista di Totò le héros, torna a fare cinema dopo una lunga assenza e lo fa con un film che affronta la complessità delle possibilità che ognuno di noi si trova davanti. Il Signor Nessuno che porta in scena è di fatto tutti noi. Perché Nemo nel corso della sua vita si trova dinanzi a una molteplicità di scelte che potrebbero indirizzarla in un senso piuttosto che in un altro. A partire dalla sua nascita, in cui deve scegliersi la coppia di genitori più piacevole, tutto è legato a scelte e a successive casualità. Così assistiamo al momento in cui i genitori si dividono. Nemo bambino può correre dietro al treno su cui la madre sta partendo, raggiungendola, oppure rimanere con il padre. A seconda di quanto accade gi si aprono davanti due diverse vite.” da mymovies.it
Venerdì 22 ottobre il collettivo EBBRI DI CINEMA presenta (S)pazzi Metropolitani, freak, solitudini, movimento tra città e cinema
21.00 SAFE (Usa/Uk 1995, 119′) di Todd Haynes.
Con Julianne Moore, Peter Friedman, Xander Berkeley, April Grace, Lorna Scott, Jodie Markell, James LeGros, Dean Norris
Carol White (Julianne Moore) conduce una vita piatta e monotona, inglobata nella routine della sua esistenza da borghese, finché un giorno non comincia a manifestare degli strani attacchi d’asma che, in seguito, si scopriranno essere i sintomi di una “sensibilità chimica multipla” (psicosomatica o reale?). Si rinchiuderà presto in un centro di cura che la porterà a un ulteriore, claustrofobico annullamento di se stessa.
Todd Haynes: (2 gennaio 1961, Los Angeles) con l’indipendente Safe porta avanti, ancora una volta, il suo cinema fatto di ossessioni, pulsioni represse e introiezioni, esasperandole nei corpi dei suoi personaggi; le atmosfere anguste e asettiche riflettono le psicosi dei protagonisti.
Il film è stato presentato alla Quizaine des Réalisateurs al 48° Festival di Cannes, oltre a essere stato candidato a quattro Indipendent Spirit Award nel 1996, fra cui spiccano quelli per Miglior Regia e Miglior Attrice. Prima collaborazione fra Julianne Moore e Todd Haynes, che la dirigerà ancora in Lontano dal Paradiso (2003), per la cui interpretazione vincerà la Coppa Volpi al Festival di Venezia e otterrà una nomination come Miglior Attrice Protagonista agli Oscar; i due si incontreranno ancora una volta per Io non sono qui (2007)
Commento critico: Il dramma di Carol White è quello che affligge la vita contemporanea. La propria pelle diventa un qualcosa d’estraneo; l’aria che si respira non più ossigeno, ma pesante miscuglio di tossine; la gente che ci circonda non più fonte d’amore, ma portatori sani di germi. Fino a non riconoscere più neanche il proprio riflesso e arrivare a dire che ci si ama, tentando di autoconvincersi che sia così. Haynes prende il corpo di Julianne Moore nel suo essere carne, lo ingloba nella metropoli che la circonda, letteralmente assorbito nell’ambiente, fino a quasi farlo scomparire, bianco, etereo, pura essenza. Piccole follie di quotidiana normalità che si trasformano in straordinarie ossessioni a contatto con la città. (Serena Calabrese, Eleonora Sammartino).
Sabato 23 e domenica 24 ottobre (DETOUR A Est)
21.00 THE FORBIDDEN DOOR – Pintu Terlarang di Joko Anwar (Indonesia 2009, 115 min., v.o. sott. Italiano)
Un artista di successo, ma con problemi in famiglia e nei rapporti con gli altri, riceve misteriose richieste di aiuto, che lo ossessioneranno fino a farlo cadere in una spirale di paranoia e terrore. Dichiarato omaggio al cinema di David Lynch, questo affascinante film inchioda alla poltrona come pochi. Non si tratta però di un mero, quanto riuscito, esercizio di stile: il regista indonesiano inserisce nella trama diversi temi che evidentemente lo interessano: la violenza domestica, il ruolo della donna nella società, la crisi del maschio, il rapporto del cinema con i suoi spettatori. Straordinarie le scenografie (molto lynchiane) e bravi gli attori.
Mercoledì 27 ottobre VISIONI presenta
21.00 HOME (Svizzera, Francia, Belgio 2008) di Ursula Meier.
Michel, Marthe e i loro tre figli vivono da anni in una casa a pochi metri da un tratto di autostrada che non è mai stato attivato. Il lungo asfalto è il proseguimento del loro giardino; luogo di scorribande in bicicletta e soggiorno ideale per guardare la tv nelle sere d’estate o per fumare l’ultima sigaretta della giornata, lasciando correre la vista all’orizzonte. Da un giorno all’altro, però, l’autostrada viene inaugurata e la famiglia di Michel si ritrova spettatrice di un traffico sensa sosta, assordante, alienante…
Giovedì 28 ottobre NIHON EIGA – Storia del cinema giapponese 1979-2010
Serata Hagakure
a cura di A.Azzano, R.Mele, R.Rosati
21.00 HUNTER IN THE DARK – Yami no Karyudo (Giappone 1979 – 82′, v.o. sott. italiano) di Hideo Gosha.
Con Tatsuya Nakadai, Yoshio Harada, Ayumi Ishida, Keiko Kishi, Ai Kanzaki, Kayo Matsuo, Tetsuro Tamba, Hajime Hana, Koji Yakusho, Hideo Morita.
Giappone, XII secolo. Yataro Tanigawa impressiona il capo Yazuka Gomyo Kiyoemon con la sua abilità. Gomyo decide di assumerlo come sua guardia del corpo, per proteggerlo durante il periodo di forte conflitto fra clan. Tanigawa fa rapidamente carriera, ma presto troverà nuovi nemici. (da Movieplayer.it).
21.00 THE RITE OF LOVE AND DEATH \ Patriotism Yukoku (Giappone 1966 – 82′, v.o. sott. italiano) di Mishima Yukio.
Con Mishima Yukio, Tsuruoka Yoshiko.
I compagni del Tenente Takeyama sono condannati a morte dopo un fallito colpo di stato. Scelto per eseguire la condanna, il conflitto per Takeyama è tra il restare fedele all’Imperatore e il sentimento di amicizia per i compagni. Figlio di samurai, sceglie il seppuku, ultima via di fuga. Yukoku è l’unica opera cinematografica diretta da Yukio Mishima. Viscerale, profetico, questo corto di 29 minuti mette in scena alcune delle tematiche care allo scrittore: la fedeltà, il codice etico dei samurai, la patria, il sangue. Mishima si dimostra decisamente capace dietro la macchina da presa; dichiaratamente teatrale, due attori, lui e la moglie, un solo interno, minimale ed austero, come si addice al tema trattato. Ma allo stesso tempo caldo e appassionato, caldo come l’amorevole addio che i due si scambiano, caldo come il sangue che sgorga a fiotti dal doloroso squarcio. Profetico, dicevo. Perchè Yukio Mishima, pochi anni dopo, il 25 Novembre 1970, commetterà pubblicamente seppuku dopo aver simbolicamente occupato una caserma col suo piccolo esercito personale ed aver incitato alla rivolta i militari locali. Per questo motivo, tutte le copie in circolazione della pellicola sono state ritirate e distrutte per espressa volontà della moglie di Mishima. Le poche copie sopravvissute furono quelle che giravano nei festival internazionali. Un cortometraggio raro ed irripetibile.
Da venerdì 29 a domenica 31 ottobre HAPPY HELLOWEEN DETOUR
21.00 SEXY KILLERS di Miguel Martì (Spagna 2008, 100 min., v.o. sott. Italiano.) La conturbante e letale Bàrbara non ha ben chiaro quale motivo la spinga ad eliminare con modalità e per ragioni ogni volta diverse chiunque si ponga sulla propria strada, e continua placidamente a seminare morte e distruzione nei dintorni del proprio campus universitario. E mentre gli innumerevoli tentativi di arrivare alla verità da parte delle autorità daranno il via a conseguenze del tutto inaspettate, l’approfondirsi della conoscenza tra Bàrbara e il nerd Tòmas potrebbe prospettare alla ragazza scenari imprevedibili…
Per informazioni:
Cineclub DETOUR