Ecco a cosa servono le spese di ingresso e quelle di gestione: a pagare il promotore (e la Società). Perchè quando investiamo 100mila euro su un fondo azionario, e per entrare dobbiamo pagare una commissione del 2, 3 o 4%, una parte di quel denaro serve a
remunerare il promotore, come pure una parte delle commissioni di gestione, per via dell’assistenza che riceveremo dal promotore stesso. Ecco quindi che quasi sempre gli interessi del promotore vengono anteposti a quelli dei clienti. Bella consulenza!
Tutto quanto detto sopra ci deve far comprendere che il rapporto con il promotore finanziario può presupporre l’instaurarsi di un conflitto di interessi, ma questo non significa che non dobbiamo fidarci dei promotori finanziari, ma piuttosto che dobbiamo essere in grado di capire come funziona il mondo del risparmio gestito e della promozione finanziaria.
E’ chiaro che ci sono anche promotori validi, preparati e soprattutto onesti, sta a noi trovare la persona giusta che ci possa dare delle indicazioni utili per fare buoni investimenti. Soprattutto dobbiamo essere coscienti che gli affari si fanno tra le due parti, e non devono essere convenienti per una parte soltanto, cioè per il promotore. Per questo occorre evitare di fidarsi ciecamente di proposte e consigli e di non delegare mai le proprie decisioni in modo totale.
I risparmi sono nostri e, prima di affidarli ad un promotore finanziario, dobbiamo informarci bene sia sulla persona che ci sta di fronte sia sui prodotti che ci propone, dobbiamo leggere, confrontare, conoscere il funzionamento ed i meccanismi. E ancora, non dobbiamo fidarci di previsioni e promesse, il passato ci insegna che non esistono guru o maghi della finanza, esistono solo personaggi che rilasciano previsioni in base agli intrecci dei loro interessi, che, ripetiamo, non coincidono quasi mai con quelli degli investitori.