L'ansa "romanaica"
di Stella del Mattino e della SeraCari lettori, mi si segni un punto sulla lavagna: emerge un altro documento in protoromanaico, scrittura da me più volte testimoniata e che dimostrerebbe finalmente la non-esistenza delle culture proto-sinaitiche, proto-cananaiche e protozoiche in generale. Soprattutto nuragiche. Si sappia che d’ora in poi tutto lo Scritto è fenicio e quello che non è fenicio è romanaico. Veniamo al documento, segnalato dall’Epigrafista Elucubrans major (che lo chiamò erroneamente “coccio con androgino e lettere arcaiche proto sinaitiche e protocananaiche”) e ripreso dal Signor Alfonso che pare sia un esperto in materia: un epigrafista con la e minuscola ma non per questo meno competente! Alfonso sostiene trattarsi di un’ansa palesemente romana: per me ha ragione, essendo essa zeppa di caratteri alfabetici latini. Si vede da lontano un chilometro. Esso si inserisce a pieno titolo nella linea evolutiva proto-romanaica, iniziata come sappiamo nel Sinai nel XVIII sec. a.C.. E vi assicuro che non lo dico per fare un piacere all’Unità di Italia! Le immagini parlano da sole. Gettando una sinistra luce romantica, anzi romanaica sulla rotella di Atropa, che ancora non gira nel verso giusto. La seduzione dell’Antico è il passato: oggi non indurmi in tentazione e liberami dal Male nuragico, così sia.