Il prurito dell'elefantino

Creato il 23 febbraio 2011 da Aronne

Ieri Roger Cohen, editorialista del New York Times aveva in uno splendido articolo svelato la piccineria di un' Europa divisa che non riesce a coordinarsi per pianificare una linea diplomatica comune di fronte al ribollire del Maghreb. Qui trovate l'articolo che non risparmia battutine velenose a Francia ed Italia che, schiave dei loro premierati e delle loro politiche troppo poco diplomatiche e tanto, troppo amicali  si trovano costrette a tiepide reazioni di fronte ai massacri di Tripoli. Giuliano Ferrara, che nel 2006 aveva benedetto il libro di Christian Rocca "Cambiare Regime", deve essere stato punto sul vivo dall'articoletto al vetriolo di Cohen. E così stamattina replica sul Foglio, che, ahinoi, rimane assai distante dal New York Times.
E' curioso notare come proprio quella real politik, di cui Ferrara nel 2006 riempiva il suo doppiomento, mentre intervistava dando rigorosamente del Lei Rocca , vorrebbe oggi un Europa più  in linea con le dichiarazioni della Merkel che con il cerchiobottismo imbarazzato di Sarkozy e Berlusconi. Il cortocircuito della sinistra pacifista in una politica estera atlantica è stato superato, in peggio, dal cortocircuito dei contratti amicali, dei tornaconti personali. Della politica internazionale dei tarallucci e del vino.
Il risveglio del Maghreb è dovuto alla fame, ai bisogni primari. Che vengono ancora prima dei diritti civili. Perchè con lo stomaco vuoto si fa fatica a concepirla la libertà.
L'Occidente ha da spartire la pagnotta a chi lam pagnotta non ce l'ha.
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vg

  

  



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