Il PSA offre più svantaggi che vantaggi

Analizzando i dati raccolti da uno studio europeo, si è scoperto che il PSA (antigene prostatico specifico) offre più svantaggi che vantaggi. Lo screening dei tumori alla prostata, effettuato solitamente esaminando dei campioni di sangue, tende spesso a danneggiare gli uomini invece che aiutarli. Dei ricercatori francesi hanno analizzato nuovamente i risultati ottenuti da uno studio europeo condotto su uomini senza sintomi sottoposti ad uno screening con PSA. Il primo studio aveva riscontrato una diminuzione del 20% dei decessi per cancro alla prostata. Nel corso della nuova valutazione dei risultati, invece, i ricercatori francesi hanno distinto le morti causate dal trattamento di questo tumore con quelle provocate da complicazioni, come gravi infezioni sviluppate dopo una biopsia prostatica. Mentre il primo studio affermava che su 1055 uomini esaminati, 37 avevano sviluppato un tumore alla prostata ed erano stati curati guadagnando, in media, 9,3 anni di vita, la nuova analisi ha, invece, dimostrato che i gli uomini sottoposti ad una biopsia avevano ridotto sensibilmente la loro sopravvivenza. I 1055 uomini esaminati, quindi, avevano perso, in media, 3,6 anni di vita. Ciò suggerisce che è importante evitare di effettuare lo screening con PSA sugli uomini che non manifestano sintomi e che è doveroso da parte dei medici fornire ai loro pazienti un quadro completo dei possibili rischi e benefici che i vari trattamenti possono comportare.