Vitalij Volodymyrovyč Klyčko, ucraino, nella sua prima vita , è stato un campionissimo di pugilato : 4 volte campione d’Europa, 1 volta campione del Mondo WBO e due volte campione del mondoWBC; 45 vittorie su 47 incontri, 41 per ko. Un fuoriclasse abituato a vincere e a non mollare, a resistere al dolore fisico pur di non perdere. Uno sportivo abituato al sacrificio, al lavoro duro per ottenere risultati. Tutto questo nella sua prima vita…
Ad un certo punto, Vitalij Klyčko, è sceso da un ring per salire su un altro, forse più pericoloso e insidioso del precedente. Si è messo a far politica, quella vera, candidandosi prima, nel 2006, a sindaco di Kiev con una campagna elettorale tutta all’insegna della lotta alla corruzione. Non è diventato sindaco, ma è arrivato secondo con il 26 % dei voti e grande sollievo dei corrotti.
Nel 2010, il pugile politico, ha fondato l’UDAR partito di ispirazione liberale con il quale è stato eletto nel parlamento ucraino durante le elezioni nazionali del 2012 e nell’ottobre del 2013 ha annunciato la sua intenzione di partecipare alle elezioni presidenziali ucraine del 2015 .
In questi giorni di repressione sanguinosa della protesta popolare a Kiev, Vitalij, leader dell’opposizione al Presidente Ianucovich, è sceso in piazza cercando di frenare la violenza e di fermare il sangue che sta imbrattando di rosso la neve ucraina.
Vitalij il pugile invoca la non violenza. Lo spruzzano con gli idranti e non reagisce. E’ l’immagine di un gigante buono che pur avendo conquistato tanto nella vita, non si accontenta e lotta ancora. Questa volta non per se stesso ma per la sua gente.
(AMR)