Era sul punto di diventare vaporware, poi ha cambiato titolo ed è stato rimandato ancora: ma cosa sappiamo davvero del nuovo Final Fantasy?
Un po' come l'Ivalice Alliance e la Compilation of Final Fantasy VII, anche il progetto Fabula Nova Crystallis ha avuto vita breve. Idealmente, avrebbe dovuto comprendere un'insieme di Final Fantasy legati vagamente tra loro, tutti basati sulla mitologia principale messa in piedi per Final Fantasy XIII.
Quest'ultimo sarebbe dovuto essere il cardine dell'intero progetto, ma la cosa è sfuggita quasi subito di mano al producer Tetsuya Nomura che, dopo aver raggiunto il successo e la notorietà grazie soprattutto al franchise Kingdom Hearts, ha cominciato a perdere la presa su un po' troppi progetti. Il primo segno che la Fabula Nova Crystallis "non s'aveva da fare" è stata la modifica in corsa a Final Fantasy Agito XIII per PlayStation Portable, divenuto poi Final Fantasy Type-0 con una trama completamente scollegata da quella di Final Fantasy XIII e per giunta mai importato in occidente. Un Final Fantasy Agito in effetti uscirà su sistemi mobile, ma sarà collegato solo a Type-0. Alla fine, insomma, la famigerata Fabula Nova Crystallis si è limitata ai tre jRPG con protagonista Lightning, ovvero Final Fantasy XIII, Final Fantasy XIII-2 e Lightning Returns: Final Fantasy XIII. Final Fantasy Versus XIII, presentato nel 2006 (ben sette anni fa!) con una cinematica spettacolare, di anno in anno è andato via via scomparendo. Square Enix non lo portava neppure più alle fiere, alimentando il rumor che voleva il progetto cancellato e la società talmente imbarazzata da non poterne neppure parlare, magari nella speranza che i fan se ne dimenticassero.La storia
E Final Fantasy Versus XIII di proseliti ne aveva fatti subito parecchi. Non era stata solo la spettacolarità della cinematica e dello scenario proposto a catturare l'attenzione dei giocatori, ma anche gli obiettivi che si era prefissato il direttore Nomura, dichiarando di voler creare un gioco il più simile possibile alle spettacolari sequenze d'azione del film in computer graphic Final Fantasy VII: Advent Children. I carismatici personaggi presentati, poi, avevano subito attirato l'interesse dei fan di Final Fantasy, in particolare quel Noctis dall'aspetto cupo e serissimo che da solo sembrava in grado di affrontare un intero esercito di nemici.
Tra riferimenti visivi più o meno intensi alla mitologia del franchise e provvisorie sequenze di gameplay che promettevano una vera e propria rivoluzione, Final Fantasy Versus XIII si preannunciava più interessante della serie principale. Questo, ovviamente, prima che sparisse nel nulla per poi apparire a singhiozzi e tornare in scena con un titolo diverso in una generazione di console diversa. Ma andiamo per gradi. Abbiamo appena detto che le informazioni su Final Fantasy XV sono state rilasciate col contagocce, e questo vale sia per il gioco sia per la trama. Cerchiamo di mettere insieme il puzzle: il protagonista si chiama Noctis Lucis Caelum ed è l'erede al trono del regno di Lucis, una nazione che controlla uno dei cristalli del potere e che grazie ad esso si è sviluppata tecnologicamente molto più velocemente delle altre nazioni. Dopo una lunga guerra fredda per il possesso del cristallo, pare che si sia raggiunta una tregua, la quale però viene infranta dal regno di Niflheim. Idola Eldercapt, il re di Nifhleim, con un'abile mossa strategica ha conquistato le confinanti nazioni di Solheim, Tenebrae e Accordo, e ora si prepara a colpire Lucis: l'avventura dovrebbe cominciare quindi con la fuga di Noctis e i suoi amici dalla capitale sotto assedio e probabilmente racconterà di come il protagonista cercherà di riprendere il controllo della sua nazione e di sbaragliare un nemico che rischia di diventare fin troppo potente. C'è anche un elemento soprannaturale, incarnato dalla figura della dea della morte Etro: una leggenda racconta che questa dea sia in grado di aprire le porte dell'aldilà alle anime dei morti, producendo in quell'istante una forma di energia che solo alcuni eletti sono in grado di vedere. Noctis, neanche a dirlo, riesce a vedere queste "luci", ma ci riesce anche Stella Nox Fleuret, una nobile di Tenebrae con la quale Noctis imbastirà una tormentata relazione, probabilmente sentimentale. Intorno a questi personaggi si stringe un cast che sembra promettere faville, composto soprattutto dai compagni di avventura di Noctis: tra loro spiccano Ignis Stupeo Scientia, voce della ragione del gruppo e consigliere di Noctis; Gladiolus Amicitia, il migliore amico del protagonista; Prompto Argentum, il "rozzo" di turno, brutale quanto schietto e fedele; Cor Leonis, il mentore del gruppo, diviso tra il suo dovere nei confronti del figlio del re e la sua intolleranza per la mancanza di disciplina. I nomi in rigoroso latino dei personaggi ci suggeriscono già qualcosa della loro personalità, e l'impressione che ci ha dato l'ultimo trailer è quello di un gran cameratismo instaurato tra di loro che si svilupperà ulteriormente nel corso dell'avventura. Se tutto andrà bene, potremo aspettarci amori, tradimenti, conflitti interni e un nemico sovrannaturale che i nostri eroi potranno sconfiggere soltanto uniti e rigorosamente un attimo prima che distrugga il mondo intero. Del resto ora si chiama Final Fantasy XV, perciò bisogna rispettare la tradizione!Final Fantasy XV - Trailer E3 2013
Il gioco
Sul tipo di gameplay che potremmo aspettarci da parte di Final Fantasy XV si è detto tutto e il contrario di tutto, e ad oggi non è chiaro se quei brevissimi stralci mostrati qualche anno fa sono ancora parte del progetto o sono stati scartati del tutto. Il secondo caso potrebbe essere il più plausibile, se si considera il lunghissimo sviluppo del gioco e anche il fatto che nel frattempo Square Enix ha abbandonato il vetusto engine Crystal Tools, ora rilegato unicamente alla grafica in tempo reale mentre tutto il resto è gestito da un nuovo motore specifico e dal Luminous Engine per quel che concerne l'illuminazione generale.
Bisogna anche considerare che Final Fantasy XV ha cambiato piattaforma: con il cambio di titolo, Square Enix ha rivelato anche il cambio di generazione, e il gioco non uscirà più su PlayStation 3 e Xbox 360, ma su PlayStation 4 e Xbox One. Un dettaglio non da poco, che getta una luce completamente nuova su quello che potremmo aspettarci. Su una cosa Nomura era stato adamantino, qualche anno fa, e crediamo che non abbia cambiato idea: l'esplorazione. La sua intenzione era quella di proporre un mondo completamente esplorabile, non in free roaming ma quasi. A suo dire, per i giocatori sarebbe stato come tornare nelle "world map" dei vecchi Final Fantasy bidimensionali, ma completamente in 3D, un po' come abbiamo visto in Dragon Quest VIII per PlayStation 2 o nella Pianura di Archlyte di Final Fantasy XIII: si può raggiungere qualunque area visibile ad occhio nudo e l'unico limite sono le montagne o qualunque tipo di ostacolo naturale orchestrato dai game designer. I mostri saranno liberi di vagare liberamente per queste aree e l'interazione con Noctis non comporterà un cambio di schermata per il combattimento, visto che l'azione si svolgerà totalmente in tempo reale. Tetsuya Nomura ha voluto fortemente imporre un tono completamente action a Final Fantasy XV, che si giocherà più o meno come Kingdom Hearts II, con l'utente che controlla direttamente Noctis, attaccando, schivando e lanciando magie tramite i tasti del joypad e richiamando eventualmente al volo i menu relativi per usare oggetti o eseguire azioni più complicate. Non è un caso, del resto, che del sistema di combattimento se ne stia occupando il team responsabile di Kingdom Hearts II mentre le sequenze cinematiche non interattive sono nelle mani del team che ha realizzato il lungometraggio Final Fantasy VII: Advent Children. Nell'ultimo trailer mostrato durante l'Electronic Entertainment Expo di quest'anno erano spariti i piccoli menu contraddistinti dalla dicitura EX Arts, sostituiti dal misterioso comando LinkForm; in compenso, abbiamo potuto vedere in azione uno dei poteri principali di Noctis, e cioè il teletrasporto. Nomura ha spiegato che Noctis non potrà teletrasportarsi liberamente per il campo di battaglia, ma solo nei punti in cui avrà prima scagliato una delle sue spade fantasma. Nel filmato, il potere di Noctis non veniva usato solo per combattere i suoi nemici, ma anche per spostarsi e arrampicarsi lungo pareti verticali, strutture in caduta libera e, be', mostri giganteschi. Se quelle sequenze facciano parte di uno spettacolare quanto complesso script non è facile dirlo, ma stiamo pur sempre parlando di console di nuova generazione che potrebbero stupirci in termini di possibilità di gioco. Il giocatore probabilmente controllerà direttamente Noctis, mentre i suoi compagni agiranno per conto proprio, probabilmente seguendo le indicazioni generali impostate dall'utente. Il trailer mostrato, in realtà, sembrava una lunga sequenza parzialmente interattiva, ma a quanto pare sarà possibile approfittare di alcuni comandi speciali per interagire in vari modi con l'ambiente circostante e i nemici contro cui si sta combattendo, elaborando speciali combinazioni di attacchi alle quali parteciperanno i vari membri del gruppo. Nel filmato vediamo Gladiolus proteggere Noctis dall'attacco del Behemoth, ad esempio, o Prompto "rubare" un'uccisione a Noctis con la sua pistola. Se queste azioni facciano parte di una sequenza non interattiva o siano richiamabili a comando non è chiaro. Sia come sia, il sistema di combattimento dinamico di Final Fantasy XV, spettacolare e ricchissimo, dimostra la chiarissima impronta action e cinematografica che Square Enix ha voluto dare a questo quindicesimo capitolo. Si tratta di uno stacco nettissimo dalla tradizione della serie che potrebbe far storcere il naso ai fan, ma che sembrerebbe proprio essere compensato da una trama di tutto rispetto e da una cura per i particolari assolutamente maniacale. In ogni caso, Final Fantasy XV rappresenta per Square Enix una scommessa che non si può perdere, un episodio che non si può sbagliare, sul quale sono puntati i riflettori da troppo anni e sono stati spesi fiumi di parole e di yen. In tutta sincerità, dubitiamo fortemente che il risultato finale - che si parli di 2015 o 2016, non importa - possa deludere le nostre aspettative: adesso non resta soltanto che sperare di poter provare un codice dimostrativo più concreto il prima possibile.