Magazine Psicologia

Il punto di vista di Transito

Da Anna
Il punto di vista di Transito
Il mio era un punto di vista decisamente vantaggioso: tutti passavano da me. Seppi della vittoria del partito liberale e di Esteban Trueba Senatore con largo anticipo rispetto ai risultati dello spoglio ufficiale … così come seppi della grande rivoluzione degli operai al potere ben prima che le masse corressero felici a brindare per le strade festeggiando. Il mondo cambiava sotto i nostri occhi e nessuno di noi poteva immaginarsi l'orrore ... Nessuno si sarebbe aspettato che il colpo di Stato avrebbe ribaltato le sorti delle nostre vite. Io mi sentivo una privilegiata. In fondo nulla era cambiato rispetto al passato, se non la percezione di poter esercitare il mio potere personale … Io, a quel tempo, ero libera …. Perché?
… Io conosco il lato più segreto degli uomini, soprattutto degli uomini che odorano di potere … La mia vita è cambiata quando i miei piedi hanno cominciato a camminare sui 50 pesos che chiesi a padron Esteban ... Li ho moltiplicati per mille e mille volte, fino a farli diventare più numerosi dei molti, troppi baci che ho dovuto donare senza sentimento e senza amore …
E ora piantatela di guardarmi con quel sorrisetto ironico e di chiedervi cosa mi manca … mi manca ciò che non ho … come manca a tutti …

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