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Il Qatar lancia la Dream Football League: stiamo assistendo alla fine del calcio moderno oppure è solo un diversivo?

Creato il 13 marzo 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

In un tweet di stamani ho trovato un articolo del sito Cahiers du Football nel quale viene presentato il progetto del Qatar di una Dream Football League.

Prima i fatti, ovvero l'articolo:

 

Parigi, 10 marzo (ATP). Questa non è una rivoluzione, si tratta di un calcio nuovo, che il Qatar, alleato con emirati confinanti all'interno del consorzio DFL, vuole creare con il lancio della Dream Football League, la cui presentazione ufficiale era prevista nei primi mesi del aprile. L'investimento in diritti sportivi e in alcuni club come il Paris Saint-Germain è stato il ballon d'essai di un'operazione molto più diffusa: ATP ha avuto accesso ai documenti che stabiliscono la creazione imminente di una competizione a livello mondiale che riunisce 24 dei club più prestigiosi del mondo.

 

Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona, ​​Juventus, Milan e Inter, Paris Saint-Germain sono tra i club europei che hanno già dato la loro approvazione.

Fanno parte dei sedici membri permanenti, a cui si aggiungeranno otto squadre "invitati" secondo modalità ancora sconosciute. Il concorso avrà inizio nel 2015 e avrà una durata di cinque mesi in dieci stadi in Qatar (tra i dodici della Coppa del Mondo 2022) e sei siti situati in Bahrain, gli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita.

 

Si parla di un budget iniziale da due miliardi di euro all'anno per club, oltre a bonus in base alle prestazioni.

Ogni squadra "permanente" avrà il suo stadio e un complesso fatto da centro sportivo, strutture mediche, centro di formazione, museo e centro di formazione.

I giocatori riceveranno salari al netto delle imposte tre a quattro volte più elevati rispetto ai livelli attuali. Sono tenuti a vivere nel complesso di lusso costruito su penisole artificiali che hanno lo status di extraterritorialità che dispensa dalle leggi fiscali in vigore sul continente.

Interrogato da ATP, un responsabile del Qatar che ha voluto rimanere anonimo ha sintetizzato il progetto "L'Europa in crisi non è più in grado di sostenere i costi delle società di calcio. Noi proponiamo in alternativa il vero fair play finanziario: tutti i club saranno ricchi in maniera uguale allo scopo di preservare il grande spettacolo, gli attori più belli e le migliori squadre.

Per consentire ai tifosi di seguire la loro squadra, verranno proposti viaggi low-cost: il consorzio conta di utilizzare le competenze dell''Arabia Saudita nell'organizzazione di pellegrinaggi di massa.

Inoltre, le partite saranno trasmesse in diretta olografica negli stadi delle nazioni di originel'Istituto per le Tecnologie del Qatar assicura che il processo sarà operativo a partire dal 2016 e associato a varie tecnologie partecipative per fornire un'"esperienza di calcio aumentata". L'Old Trafford sarà pieno di tifosi, le cui grida saranno trasmesse in tempo reale negli stadi  del Golfo.

 

Saranno coinvolte sia la UEFA che la FIFA, dal momento che la creazione di questo campionato porterà alla defezione di club dalle competizioni nazionali. Ma sarà un gesto di cortesia, in quanto il loro parere non sarà realmente tenuto in considerazione:

"La FIFA potrebbe escluderli, non cambierà, dice Luc Dayan, che aveva partecipato al progetto. Forse Dream League Football cambierà il proprio nome, ma per il resto, cambierà tutto ciò che vorrà: regole, numero di giocatori, la durata delle partite del colore del prato o il terreno, se ne ha voglia ".

 

 

La fine del calcio come siamo stati abituati a viverlo?

Potrebbe essere. Ma viene un sospetto, soprattutto leggendo l'ultimo paragrafo dell'articolo:

La direttrice dell'IBIS (Istituto di Intelligenza Strategica di Bruxelles), Bonnie Pascal Fasse cerca di prendere le misura di questa rivoluzione: "Abbiamo pensato che il calcio fosse semplicemente uno strumento della diplomazia del Qatar, in realtà si tratta quasi di un fine in sé stesso. Si tratta di appropriarsi del calcio, o quanto meno della sua parte più mediatica, che prende la sua autonomia ". Una Disneyland del calcio: un sogno che solo i leader del Qatar potrebbe offrire. E 'fatta.

 

Si. E' fatta.

Oppure, visto che proprio nei prossimi mesi la UEFA dovrà valutare se la sponsorizzazione di 150 milioni di Euro al PSG della QTA è accettabile sotto il profilo del Fair Play Finanziario e considerando che l'argomentazione principe del PSG sarà che non si tratta di una sponsorizzazione misurabile in maniera tradizionale ma di un investimento per garantire al Qatar la necessaria visibilità ed un ritorno turistico, è una bella cortina di fumo per dare argomentazioni ai propri avvocati?

 

Un noto politico italiano, Giulio Andreotti, è famoso anche per una sua frase: "a pensar male si fa peccato ma ci si piglia".

Appunto.

 

 

 

 


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