Mentre in Italia si accende e si colora di toni sempre più vivaci la querelle sulle potenzialità dell’eBook, l’America si prepara a festeggiarne in pompa magna i suoi primi 40 anni di vita.
Sembra incredibile, ma quella che da noi viene considerata ancora una neonata creatura, è invece una realtà che ha alle spalle quasi mezzo secolo di storia.
Ufficialmente, infatti, il primo libro elettronico nasce in America il 4 luglio 1971, ad opera di un brillante e promettente studente universitario dell’Illinois, Michael Stern Hart, impegnato in quel periodo in un progetto di ricerca di elaborazioni dati presso i laboratori della sua università.
Di ritorno dai festeggiamenti per il giorno dell’indipendenza, gli fu regalata da un negoziante una copia della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti. Pensando già da tempo ad un progetto di condivisione culturale su ampia scala, Michael decise di ricopiarne il testo attraverso l’uso di una macchina telescrivente, con l’intento di inviarlo via email e condividerlo fra i suoi contatti. L’eccessivo peso del file però, che non poteva essere diffuso senza mandare in tilt l’intero sistema, lo indusse a trovare una soluzione alternativa e del tutto rivoluzionaria per quei tempi: posizionare il testo in uno spazio virtuale accessibile da utenti esterni (ricordiamo che il web fu inventato 20 anni dopo).
Il libro fu scaricato da 6 persone. Quel giorno grazie alla felice intuizione di un giovane studente nacque il primo eBook e con esso il Progetto Gutenberg, un’ernome biblioteca digitale che oggi, a distanza di 40 anni, è arrivata a contare oltre 40.000 titoli.
http://en.wikipedia.org/wiki/Michael_S._Hart
Mentre in Italia si accende e si colora di toni sempre più vivaci la querelle sulle potenzialità dell’eBook, l’America si prepara a festeggiarne in pompa magna i suoi primi 40 anni di vita.