Pubblicato venerdì 11 Gennaio 2008
Il 14 dicembre scorso si è riunito, per una sera, sul palcoscenico del Teatro del Giglio di Lucca, per ricevere un premio dalla città, il Quartetto di Lucca, un mito per quelli della mia generazione che hanno vissuto quella splendida stagione conclusasi nel 1965.
Un gruppo storico nato dalla passione di alcuni giovani musicisti lucchesi. All'origine il gruppo nacque, nel 1957, come quintetto con Vito Tommaso (20 anni) al piano, il fratello Giovanni (16 anni) al basso, Antonello Vannucchi (21 anni) al vibrafono e i coetanei Giampiero Giusti (batteria) e Gaetano Mariani (chitarra). Nella foto il gruppo mentre prova in uno scantinato.
Nacque così il Quartetto di Lucca che, in breve tempo, acquisì fama e successi, suonando in giro per l'Italia e l'Europa. La loro musica ricordava quella del Modern Jazz Quartet, che all'epoca era decisamente innovativa. Parteciparono al Festival del Jazz di San Remo, e vinsero un prestigioso festival a Roma. Di seguito una foto d'epoca.
Incisero anche dei dischi, alcuni dei quali con il nome "I Quattro di Lucca" (oggi introvabili), tuttavia l'album più famoso resta quello inciso nel 1962 per la RCA.
Album ancora oggi molto venduto, non solo in Italia; è stato pubblicato più di una volta in CD ed è reperibile sui siti di vendita specializzati, compreso lo statunitense Amazon.Il gruppo non ebbe lunga vita e nel 1965 si sciolse dopo circa sei anni di attività. I componenti presero strade diverse, solo Giovanni Tommaso proseguì la carriera di jazzista, diventando uno dei bassisti più apprezzati non solo in Italia. (vds. qui un mio vecchio post a lui dedicato). Il fratello Vito optò per la composizione e l'arrangiamento per cinema, teatro e televisione, Antonello Vannucchi entrò a far parte dell'orchestra della RAI e Giusti lasciò la musica per dedicarsi ad altre attività.(le foto storiche sono tratte dal Portale Ufficiale della Toscana www.intoscana.org)P. S. l'amico "jazz from italy" ha inserito un commento che merita di far parte integrante del post, sia per le informazioni sul rapporto con Chet Baker, sia per le rarissime copertine di alcuni di quei dischi introvabili (per me!!):Che belli,per me che non li ho mai visti dal vivo (generazioni, generazioni...) loro sono avvolti dal mito/leggenda legato al soggiorno - forzato - di Chet a Lucca.
Si racconta che si riunissero sotto la finestra della sua cella, suonando fino a notte alta per rallegrargli il soggiorno.
Si sà che fu Giampiero Giusti ad organizzare il concerto proprio al Teatro Giglio del 23 dicembre 1961 per festeggiare il suo ritorno sulle scene (ed anche il suo compleanno!)
Oggi possiamo ancora ascoltare la musica di Giovanni Tommaso e, per fortuna ci sono i dischi!!!