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"Il Quinto potere" - (The Fifth estate)

Creato il 27 ottobre 2013 da Taty84
Ciao a tutti!!

Ieri sono andata a vedere un film che aspettavo da qualche mese "Il Quinto potere", diretto da Bill Condon e presentato al Toronto Film Festival, la pellicola si basa su due libri: "Inside WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo" di Daniel Domscheit-Berg  e "Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato" di due  giornalisti britannici del Guardian Luke Harding e David Leigh.


Il film è incentrato prevalentemente sull'amicizia/collaborazione tra Julian Assange(Benedict Cumberbatch), fondatore di WikiLeaks e Daniel Domscheit-Berg(Daniel Bruhl) negli anni dal 2007 al 2010 in cui la piattaforma WikiLeaks dal nulla arrivò ad essere un fenomeno mondiale.
Il film si compone di più livelli alcuni  approfonditi, come l'amicizia tra i due protagonisti, invece altri più superficiali: la dualità di Assange dove finisce l'uomo ed inizia la bugia? La creazione/contrasto di un personaggio per il suo fine di divulgazione e trasparenza nelle informazioni.L'impostazione della piattaforma WikiLeaks e di come abbia cambiato il modo di vedere e di gestire le informazioni top secret  da parte del governo americano, le varie ripercussioni che ha avuto e come sono state gestite.
Quello che rende il film non allo stesso livello di altre pellicole come "The social Network" è che la storia è raccontata dal punto di vista di Daniel collaboratore di Assange   giudica il protagonista come colui che ha le mani piene di sangue per la divulgazioni di informazioni senza modifiche o omissis   e  toglie gran parte del messaggio che il regista vuole dare alla fine.

Scena alquanto discutibile è la visualizzazione dell'esercito di "WikiLeaks" che viene rappresentato da una serie di scrivanie anni 50,  dove le notizie arrivano in forma cartacea; comprendo che devi visualizzare un qualcosa di invisibile, ma per una nuova forma di comunicazione sarebbe stato meglio qualcosa di innovativo.


Ma parliamo del punto forte del film: il cast, che ha caratterizzato molto bene i personaggi, totalmente nel ruolo Benedict Cumberbatch che interpreta Assange ed un interessantissimo Daniel Bruhl nel ruolo di Berg che empatizza con il pubblico.

Da non dimenticare  anche l'interpretazione di Stanley Tucci e Laura Linney.

Interessante l'intervista finale e la citazione del film "Quarto potere" in uno dei discorsi del film.

In conclusione un film che farà sicuramente discutere, ma che non è riuscito a raccontare in pieno  il fenomeno "WikiLeaks/Assange" ed è un vero peccato.In attesa di "Jobs" vi lascio il trailer:


Alla prossima.^_^

Taty


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