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Il raffreddore arriva con il freddo

Creato il 08 gennaio 2015 da Laricercascientifica

Ok, può sembrare davvero una conclusione banale o comunque del tutto scontata, ma in quanti hanno effettivamente compreso qual è la connessione sottesa al binomio influenza-freddo? Con l'arrivo del freddo il nostro organismo si ritrova maggiormente esposto a delle temperature più rigide di quelle a cui è normalmente abituato ed è lo stesso freddo, inoltre, a determinare un'abbassamento delle nostre difese immunitarie e consentire la proliferazione del virus influenzale.

Secondo i ricercatori dell'Università di Yale, infatti, è il freddo a definire la riproduzione del virus e a favorire la sua diffusione all'interno dei luoghi meno caldi e riparati del nostro organismo. Se è la cavità nasale la parte più esposta alle gelate invernali, è proprio qui che il virus farà la sua comparsa, generando il fastidio del raffreddore e, se non curato per tempo, favorendo l'innalzamento dello stato influenzale con sintomi quale febbre, dolori alle ossa, nausea o mal di testa. Lo studio condotto e pubblicato sulla rivista PNAS ha sperimentato la risposta immunitaria dei topi al rinovirus, un virus che penetra per via aerea nelle nostre mucose nasali causandoci il raffreddore e che necessita proprio di una temperatura più bassa di quella corporea per potersi riprodurre. Dall'analisi coordinata dal dottor Akiko Iwasaki è emerso che la risposta dell'organismo al virus è effettivamente più debole in relazione all'abbassamento della temperatura, diventando man mano meno efficace e che, al fine di prevenire lo stato influenzale, è consigliabile andare a proteggere le zone del nostro corpo maggiormente esposte all'arrivo del freddo (viso, testa, mani, piedi).

  • Ricerca di: Università di Yale
  • Pubblicata su: Pnas
  • Conclusione: L'esposizione al freddo favorisce la proliferazione del virus influenzale

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