Trattatelo come si tratta l’abito “buono”, non dico da cerimonia, ma come quello della Domenica. Osatelo e sfoggiatelo con eleganza e, quando vi presenterete, farete sempre una gran figura. E amatelo, suvvia, così com’è: nella sua gran buona sostanza, senza nessuna via di mezzo, scevro dai compromessi del troppo tanto, del troppo grasso, del troppo in generale. Sarebbe in verità un gran peccato volerlo alleggerire. Semmai, nel caso, lo potrete di certo abbellire. Procuratevi allora un po’ di rosmarino, che è come il fiore all’occhiello o la pochette nel taschino. E lasciate che ne parlino o bene o male, come solitamente accade. Chi è dalla parte della tradizione griderà entusiasta al suo ritorno, mentre gli innovatori potranno anche accusarvi di pavido vecchiume. Ma voi passate oltre con grazia e leggerezza e non abbiate a curarvene poi tanto, che troppi, dopo aver riempito gli occhi e poi la bocca, si riempiranno il cuore. Si suole dire, infine, che la classe non è comune quanto lo sia l’acqua, dimenticando poi, per via dell’ovvietà, di quanto invece sia straordinaria, straordinaria come la salsiccia.
Ingredienti per 4 persone
350 g di pasta all’uovo formato garganelli, 300 g di salsiccia di suino, 4 cucchiai di olio di oliva, 1 spicchio di aglio, 4 chiodi di garofano, 3 grani di pepe nero, 1/2 bicchiere di vino bianco, 200 g di sugo di pomodoro, 1 mazzetto di rosmarino, sale, 1 bicchiere di brodo di carne
Togliete il budello alla salsiccia e sgranatela con l’aiuto di una forchetta su un piatto. Nella padella scaldate l’olio e l’aglio, privato della buccia, e aggiungere la salsiccia. Mescolate e rosolate, poi sfumare con il vino bianco e cuocete per 4 minuti. Unire il pepe, i chiodi, il mazzetto di rosmarino (legato con poco spago da cucina, affinché non perda gli aghi), la polpa di pomodoro e il brodo. Proseguire la cottura a fuoco vivace fino alla ripresa dell’ebollizione; poi abbassare la fiamma e lasciare cuocere per un’ora almeno al minimo e scoperto. A metà della cottura regolare di sale e sgranate ancora la salsiccia, se fosse necessario.
Lessare la pasta scolarla e spadellarla con buona parte del ragù. Quello che avanza si conserva per 5 giorni in frigorifero (coperto con pellicola), per 6 mesi se congelato e, se conservato sottovuoto, per 1 mese. Il mio consiglio è di farne un bel po’ per averlo sempre pronto prima.
Buona giornata a tutti!