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Ovviamente per il libro Il re alce non è così. Si tratta di un libro che mi era del tutto sconosciuto e che vorrei proporre per questo Venerdì del libro. Non sapevo proprio che all'Ikea vendessero anche libri. Più volte mi ero imbattuta in quelle decine di volumi (finti) che vengono usati per riempire le librerie in esposizione ma un libro vero, da leggere sfogliare proprio non mi era mai capitato. Fino a che... nel periodo natalizio non siamo andati a fare compere e mi sono imbattuta in lui. In quanto possessore della carta Family Ikea per me il prezzo era di 4.99 euro. Potevo forse non lasciarmi prendere dalla curiosità. Non di certo. In un momento in cui mio marito era distratto - gli prometto sempre che la smetto di comprare libri... - ho infilato questo ed un altro libro nella borsa gialla che avevo preso in dotazione all'ingresso e via, verso la cassa con estrema indifferenza.
Era talmente preso dall'idea di dover montare a casa la libreria che aveva appena comprato che mio marito nemmeno ha fatto caso di aver passato i due volumi alla cassiera... o meglio (di questo sono certa) ha fatto finta di non vedere... Così, il re alce è arrivato a casa nostra.
Non gli davo molta fiducia, lo ammetto. Ma mi sono dovuta ricredere. La prima cosa che si nota è la cura con cui si presenta il volume: copertina rigida, gran formato, illustrazioni grandi e colorate...Poi sulla prima pagina di copertina si legge anche Vogliamo offrirvi la massima ispirazione con il minimo impatto ambientale.Tutte le nostre pubblicazioni sono attente all'ambiente in ogni fase della produzione, dalla scelta della carta alla tipologia di distribuzione.Questo libro è stampato su carta conforme a tutti i requisiti di selvicoltura responsabile. Questo significa, ad esempio, che la materia prima proviene da foresta certificate e gestite in modo sostenibile. Le nostre pubblicazioni sono stampate con inchiostri a base vegetale privi di solventi e in tipografie vicine ai nostri mercati principali, per evitare trasporti a lungo raggio. Stiamo lavorando per migliorare il mezzo di stampa e ridurre l'impatto ambientale futuro. Inutile dire che tutto ciò mi abbia positivamente impressionato.
Ma la prova del nove sarebbe stata la lettura della storia perchè l'idea del rispetto ambientale è ok, lo è anche il prezzo così come lo sono le immagini che, seppur non certo eccessivamente artistiche sono comunque gradevoli d capaci di piacere ai piccoli lettori... ebbene, tutto questo va bene ma se la storia non regge, se non merita di essere letta allora sarebbe stato un (seppur piccolo) investimento sbagliato.
Anche la prova della storia è stata superata.
Alce è triste perchè sente che non ha le caratteristiche per essere il re della foresta. Non crede in se stesso, nelle sue capacità e virtù... e quando incontra i vari animali che gli vivono accanto non si rende nemmeno conto di compiere, attimo dopo attimo, gesti che fanno di lui un vero re.
E' una storia di amicizia, altruismo che fa riflettere su come, spesso, non ci si renda conto delle proprie capacità e quanto si sia avvezzi a sottovalutare se stessi.Il testo non è brevissimo ed i caratteri usati sono adatti per bambini che sappiano già leggere ma ben si presta per un lettura da alta voce da parte di mamma e papà, tanto più se si prestano a dare le voci ai vari animali...
E poi le cacche! E' stato divertente cercare di capire a chi appartenessero quelle cacche che si trovano all'inizio e alla fine del libro. Si tratta della stessa immagine ma all'inizio del libro sono anonime mentre alla fine accanto ad ognuna è scritto in nome dell'animale che la produce.
Questa cosa ci ha fatto pensare ad un libro che abbiamo trovato in biblioteca tempo fa e che, nonostante la tematica trattata, era piaciuto molto ai miei figli che l'avevano sfogliato e risfogliato con sempre crescente curiosità ed attenzione. Si intitola Chi l'ha fatta? e già si capisce quale sarà il soggetto che si incontrerà tra le pagine!
Testo di Ulf Stark, illustrazioni di Ann-Cathrine Sigrid Ståhlberg, il libro non mi ha delusa anche se, come accennavo sopra, non mi aspettavo molto da lui.
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