Siamo nel Febbraio 2002 quando dal contesto dell' Expo-Gast di Salisburgo viene proposto un programma di preparazioni da svolgere durante la competizione tra cui dei Finger Food; con il termine si indicava un'idea gastronomica collocabile ad inizio pasto, articolata, che potesse essere consumata...in punta di dita!
A giudicare dal nome uno si immagina un Petites Bouches da realizzare in men che non si dica.
E' qui che casca l'asino!!
Ciascun boccone deriva da ore di preparazione, in base agli ingredienti, ai tempi di cottura e alle tecniche usate.Oltre al tempo, la manualità è un aspetto da non sottovalutare, geometria e precisione sono fondamentali, per non parlare della presentazione finale in tavola!
In I.F.S.E una lezione durata tutto il pomeriggio ci ha svelato i trucchi per cucinare e presentare con successo dei finger food. Gli ingredienti spaziano dalla carne al pesce, dalle verdure ai formaggi..frittura, cottura al forno e in padella! Frequentando il primo corso dei tre che propone la scuola di Piobesi Torinese per svolgere al meglio il mestiere di chef, già mi sento pronta per sottoporre al giudizio critico degli amici qualche specialità, ma dopo gli altri mesi di Master che mi aspettano, non saranno ammessi errori!! Non vedo l'ora..
Nel frattempo l'olio è caldo e i chupa chups salati richiedono un'immersione rapida e indolore, tolto dal frigorifero il battuto di carne si può procedere con le quenelles e c'è chi già fotografa le sculture ben riuscite.
Riccardo Marello, nostro mentore in cucina, ci ha guidati fino alla disposizione dei "lecca lecca di gamberi", "quadratini di riso" ecc. su degli appositi vassoi, delle alzate e dei piattini idonei per un consumo più efficace del finger food. Un angolo dell'aula pratica si è trasformato in un buffet tipico dei migliori vernissage. Foto, appunti, foto foto e...assaggio!
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