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IL RE DEI GIOCHI - Marco Malvaldi

Creato il 20 marzo 2013 da Lalettricerampante
IL RE DEI GIOCHI - Marco Malvaldi Ritornano i quattro vecchietti detective del BarLume di Pineta, con il nipote Massimo il "barrista" e la brava banconista Tiziana. "Re dei giochi" è il biliardo nuovo all'italiana giunto al BarLume. Ampelio il nonno, Aldo l'intellettuale, il Rimediotti pensionato di destra, e il Del Tacca del Comune (per distinguerlo da altri tre Del Tacca) vi si sono accampati e da lì sezionano con geometrica esattezza gli ultimi fatti di Pineta. Tra cui il terribile incidente della statale. È morto un ragazzino e sua madre è in coma profondo. Sono gli eredi di un ricchissimo costruttore. La madre è anche la segretaria di un uomo politico impegnato nella campagna elettorale. Non sembra un delitto. Manca il movente e pure l'occasione. "Anche quest'anno sembrava d'aver trovato un bell'omicidio per passare il tempo e loro vengono a rovinarti tutto". Ma la donna muore in ospedale, uccisa in modo maldestro. E sulle iperboliche ma sapienti maldicenze dei quattro ottuagenari cala, come una mente ordinatrice, l'intuizione logica del "barrista", investigatore per amor di pace.
Ecco, lo sapevo. Ho appena finito l'ultimo libro della saga del BarLume (ultimo in ordine di lettura, non cronologico... che le saghe per qualche bizzarro motivo non riesco mai a leggerle in ordine giusto) e già sento terribilmente la mancanza di nonno Ampelio. Un po' anche di Aldo, e del Rimediotti e del Del Tacca. E tutto sommato anche di Massimo. Ma nonno Ampelio sarà sicuramente quello che mi mancherà di più. E pazienza se questi libri di giallo in realtà hanno ben poco e se le trame e le indagini sono sempre un po' labili. E' il contesto ad essere fantastico: il bar di Pineta, in cui è il barrista a decidere cosa puoi o meno ordinare, e che sembra una costola dell'ospizio visto che i frequentatori più assidui sono proprio questi quattro vecchini scassapalle di cui Massimo vorrebbe a volte liberarsi ma di cui alla fin fine non può fare a meno. D'altronde senza di loro, nemmeno lui saprebbe tutti i pettegolezzi del paese... certo, in cambio avrebbe un tavolo in più libero (guarda caso l'unico in cui funziona il wi-fi) e un biliardo accessibile a tutti.
E questa volta forse la trama gialla è ancor meno gialla del solito, eppure è riuscita a commuovermi, per la sua logica, perché il movente altro non è che l'amore, un amore semplice e sincero che non riesce ad accettare le brutture della vita. Certo, forse le invettive di Massimo verso la chiesa e, più in particolare, verso i credenti troppo bigotti, sono un tantino eccessive (seppur, almeno per me, completamente condivisibili)... ma servono a spiegare la trama e il suo corso e ad attribuirle ancora un senso maggiore. Tanto alla fine, se proprio non ci va di sentirle queste invettive, basta fare come i vecchini e mettersi a parlare d'altro, ignorandolo completamente.
Li adoro, davvero. Forse perché amo tantissimo la Toscana e il toscano (sì, lo so, ve l'ho già detto in tutte le recensioni), forse perché la caratterizzazione di questi personaggi è semplicemente perfetta o forse semplicemente perché sono libri che fanno ridere, ridere di gusto, senza doverci pensare troppo. Fatto sta che spero che Malvaldi ritorni presto a parlare di loro e a creare nuove fantastiche avventure.
Dite che domenica pomeriggio, quando finalmente vedrò dal vivo l'autore, posso farglieli autografare tutti?
Titolo: Il re dei giochi Autore: Marco Malvaldi Pagine: 192 Anno di pubblicazione: 2010 Editore: Sellerio ISBN: 978-8838924798 Prezzo di copertina: 13,00 € Acquista su Amazon: formato brossura: Il re dei giochi formato kindle: Il re dei giochi (La memoria)

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