La vita è una partita a scacchi? Lenin ed il fuhrer…o il fuher con Lenin?
Non so se vi siete domandati di come quando sembrava che avessimo girato la boa per venir fuori dalla “più grossa”, che credo sia un piemontesismo per significare “venir fuori dalla situazione peggiore”,ecco che all’improvviso si mettono a parlare di negoziati tra sindacati e datori di lavoro..e di nuovo i giornali come pure i media televisi ricaricano la dose diffondendo a tinte fosche e con toni da tregenda e pessimismo di come finirà il paese sotto l’aspetto occupazionale.
Secondo la grancassa ufficiale tutti i consumi sono in calo salvo,forse, il grattaevinci.
Ci si mettono un po’ tutti.
Anche il Fondo Monetario oltre al professore..devono giustificare i buchi che hanno creato o stanno per creare tutti quelli che son passati al vertice..e cercano di riempirli..con ciò che ci spettava di pensione.
Dicono che la speranza di vita si sia allungata e questo non può che farci piacere,ma in cambio gli assicuratori ci vogliono morti,subito!
Ora,quando sei sotto pressione non hai una visione lucida e rilassata delle cose.Ma già da quand’ero ragazzo avevo imparato che se si diffonde il panico è perché qualcuno muove le acque per guadagnarci sopra,e quindi mai iniziare un discorso..con il classico..ti devo dare una brutta notizia,salvo che anche tu ci morda la tua buona parte di guadagno.
E’ da un bel po’ che tengo d’occhio i tedeschi che rispetto se si parla con loro stando sulle generali,cioè temi che non riguardino gli affari bensì solo argomenti come il tempo, la birra,il vino,il cibo,la cultura, le donne…e l’opera.
Per il resto,cioè gli affari,diffido, e non solo di loro, in quanto è mia opinione che pur di comandare in Europa,o di imporre il proprio punto di vista dappertutto,più di un qualche leader arriverebbe a dei compromessi molto elastici con la propria coscienza per poi scusarsi dopo un qualche disastro creato in giro, che l’hanno fatto per il bene del loro paese se non dell’intera comunità.
Vedete cosa me lo dia da pensare oggidì è quanto ci costi, al nostro di paese,rifornirsi di liquidità per non divenire morosi.Sono interessi da capogiro che dovremo pagare e che potrebbero portarci dei mali peggiori. State pure tranquilli sui dati della disoccupazione.Da noi,come pure in Spagna ed altre parti,in molti si aggiustano secondo le proprie necessità,facendo anche due o tre lavoretti il giorno non dichiarati, quando sono ancora sulle liste della disoccupazione.
Mentre l’americano medio non vuole la carità bensì del lavoro,l’europeo medio preferisce prendere di tutto, sotto banco se possibile, carità come..lavoro..e pensare ad altro.
Dal nordico sino al sud..ico.Dai tedeschi.. a chi volete.
Il Cavaliere,aveva il suo modo di affrontare i problemi,e nessuno discute che anche da noi non fosse utile qualche intervento di riforma impopolare,ma il Cavaliere pur con i suoi..di difetti..aveva una qualità,tra le tante,quella di passare sotto silenzio al pubblico le rogne peggiori nazionali pur di non disturbare i mercati finanziari.
Sino a che Berlusconi è stato presidente non dico che ci fosse dell’allegria il che sarebbe forse fuori luogo,ma neppure quest’aria da marcia funebre che ha rimpiazzato il sorriso del Presidente.
Tutti sono divenuti maledettamente seri, come il volto del professore.
Lui raccoglie adesioni e consensi tali in tutto il mondo da far pensare che sia..troppo bravo..per il livello civile degli italiani.
Cosa diceva la piccola novella di Sholem Aleichem che abbiamo appena pubblicato?
Che anche il diamante ha i suoi difetti, e che tutto ciò che è “troppo” stufa,si preferisce aver a che fare con persone di livello medio come è fatta la gente comune la quale, talvolta, è più contenta di essere guidata da uno stupido od un ignorante…che non da un mostro di sapere..ma poco cordiale.
Avrete pure visto come la signora Angela e Sarkozy facessero il verso a Berlusconi,il quale,con rispetto,a livello individuale si è fatto nella vita quello che è stato capace,tanto da far impensierire inglesi,francesi e tedeschi…messi insieme.
Dava fastidio.Io non mi sarei mai posto il dubbio che l’Italia fosse a rischio di insolvenza tanto da vedere i nostri titoli di stato sul mercato andare sottoterra di valore sino a quando Berlusconi era saldo in sella.
Cambiato il Cavaliere con il professore,hanno iniziato a suonare le campane a morto.
Ma come? D’improvviso?
Signori cari,la Germania per fare un piccolo esempio, con questo sistema del panico sparso in giro, si è rifornita di soldi alle aste dei propri titoli di stato anche a livello negativo…di remunerazione,dandoti nulla d’interesse e facendoti pagare le spese di deposito titoli presso le sue casse.I soldi scappavano da noi,per correre da loro.
In compenso, noi paghiamo sempre più cari gli interessi per il rischio che rappresentiamo,primo fra tutti.. il malocchio.
Oggi finalmente, tocca alla Spagna.Domani,vedremo.
Secondo il vostro parere,ci abbiamo guadagnato noi pagando cara e salata..la reputazione.. che ci siamo fatta in giro per il mondo intero dando in pasto all’opinione pubblica di essere in bolletta?
O sono i tedeschi che raccolgono soldi a mani basse per le loro necessità con quell’aria di superiorità che gli conosciamo ad averla fatta buona.. a spese..anche nostre?
Sono degli abili usurai.
E secondo il parere di chi scrive dobbiamo ancora vedere come tratteranno l’alleato francese..quando gli verrà a tiro.
Noi non abbiamo ambizioni di comandare,bensì di sopravvivere dignitosamente.
Il problema sorge quando hai chinato la testa una volta..prima o poi,cercheranno di fartela chinare di nuovo dandoti da ingoiare dei brutti rospi..
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Dagli USA…il 16 Novembre 2011..messaggio della Reuters:
NEWSMAKER:L’Italo-prussiano Monti giura come premier..
http://www.reuters.com/article/2011/11/16/italy-monti-idUSL5E7MG4JG20111116?feedType=RSS&feedName=technologySector
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Da Londra..BBC..
Quale è la visione tedesca dell’Europa?
By Kabir Chibber Business reporter, BBC News
8 December 2011 Last updated at 00:30 GMT
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“We have started a new phase in European integration,” Angela Merkel told the Bundestag last week.
“There are no quick and easy answers. Resolving the sovereign debt crisis is a process and this process will take years.”
Few people outside Germany cared much when the quiet and unassuming chancellor stood to address members in the cold and clinical surroundings of the German parliament on 2 December.
But her words were keenly awaited by the German political elite.
Indeed, the speech may eventually be seen as one of the defining speeches in the recent history of the European Union.
In it, Mrs Merkel outlined the German vision of the future of Europe.
As Europe’s largest economy – and biggest contributor so far to the bailouts of Greece, the Irish Republic and Portugal – Germany’s view going into this week’s EU summit is crucial.
“This is all about avoiding the next crisis,” says Martin van Vliet, the senior economist at ING Bank in Amsterdam. “It has little effect on this one.”
In the current climate, Mrs Merkel’s blueprint for the future of the 27-member EU – and the 17-member eurozone – may well be the only one that matters.
Fiscal union
Mrs Merkel has called for a new EU treaty – with more power in controlling the finances of wayward nations.
“Frase per iniziare,,”
For Germany, it is a morality play. They say we did our homework and some countries in southern Europe did not” (Per la Germania,è una questione morale.Dicono di aver fatto pulizia a casa loro,e certe nazioni nel sud,non l’hanno fatta.”)
End Quote: Martin van Vliet ING Bank
“We aren’t just talking about a fiscal union,” she told German lawmakers. “Rather, we have begun creating one.
“We need budget discipline and an effective crisis management mechanism,” she said. “So we need to change the treaties or create new treaties.”
The German government wants the new treaty to allow the EU to veto national budgets in the eurozone that breach the so-called “golden rule” regarding deficits.
Mrs Merkel wants to introduce sanctions if budgets end up having larger deficits, and she wants the European Court of Justice to have jurisdiction over disputes.
Pushing to transfer more national authority to Brussels at a time when the entire European project often appears to be on the verge of collapse may seem like a brazen strategy, particularly as there were already rules in place to prevent the current debt crisis from getting to this stage.
The Growth and Stability Pact was introduced when the euro was agreed in 1992. It limits budget deficits to no more than 3% of a country’s total economy.
And following the recession in the early 2000s, who was it that quickly violated the pact? Germany and France.
Even Germany’s closest ally is wary of some of Mrs Merkel’s proposed changes, and the European Parliament President, Jerzy Buzek, warned last Friday that treaty change could be divisive and “dangerous”.
That is because a treaty change would have to be approved by all 27 states – and with some requiring referendums to give up sovereignty, it could get messy.
So in a press conference with the French president on Monday, Mrs Merkel said that the treaty change would be for all 27 members – or for the 17 members of the eurozone to sign it, and other nations to do so voluntarily.
And subsequent decisions on issues such as bailouts will be passed by qualified majority, not unanimity as it now.
Whichever is easier for all of you, seemed to be the German message.
Inflation fears
Germany’s position is defined as much as by what it does not want to do as what it does.
It does not want to let the European Central Bank use its unlimited resources to fund the eurozone rescue fund, and it does not favour pooling the debts of all the eurozone member states together into so-called eurobonds.
On the first point, Mrs Merkel has said she does not want the central bank to rescue governments by printing money.
Mr Sarkozy and Mrs Merkel are effectively deciding policy for the whole bloc.This is because pumping money into the economy can lead to inflation – and Germany is still scarred by hyperinflation in the early 1920s under the Weimar Republic.
In April 1919, 12 marks were needed to buy one US dollar. By 1923, 4.2 trillion marks were needed.
And this was quickly followed by the Great Depression.
Since 1957, the Bundesbank has targeted inflation to prevent a repeat from ever happening – and was the first central bank to have full independence.
This created one of the most stable currencies in the world – and Germany insisted that the Bundesbank’s successor, the ECB, should adopt a similar mandate and also be based in Frankfurt.
In her speech, Mrs Merkel said that “the European Central Bank has a different task from that of the Fed or the Bank of England”.
By this, she means that the ECB (and the Bundesbank) differ from the Federal Reserve and the Bank of England in that they are not mandated to be the lenders of last resort – so they don’t have to lend when the markets fail.
Nevertheless, the head of the ECB, Mario Draghi, hinted last week the bank might consider some kind of action if policymakers agreed on a “fiscal compact” for the euro area.
There is also talk of the ECB contributing directly to the IMF, which in turn would lend to stricken member states or to the bailout fund.
On the issue of eurobonds, Mrs Merkel called the idea “extraordinarily distressing”.
“A joint liability for others’ debts is not acceptable,” she told the Bundestag. “Eurobonds are not a rescue measure in this crisis.”
The German political establishment is loath to get into the idea of the German taxpayer backing the debts of their much less productive neighbours in the south.
“For Germany, it is a morality play,” says Mr van Vliet. “They say we did our homework and some countries in southern Europe did not. That is the dangerous game they are playing.
“They want to avoid the moral hazard problem.”
Anyway, the German constitutional court said in September that guaranteeing foreign debts would be unconstitutional.
‘Right path’
Mrs Merkel has vetoed most of the options suggested by France and other countries like Spain and Italy, which have passed unprecedented austerity reforms.
That leaves everyone else in the eurozone financially desperate, politically weak and looking to Berlin to be told what to do.
And so Mrs Merkel concluded her speech with: “The future of the euro is inseparable from European unity.”
“The path ahead is long and it is difficult but it is the right path for the joint good of a strong Germany in a strong European Union, for the benefit of people in Germany and in Europe.”
And then she was done, to polite applause.
“If you look at the future, one thing is now we all know what the flaws of the eurozone are,” Mr van Vliet says. “The question is whatever they do, will it be enough.
“One thing is that it will never be like what you have in the US – a political union.”
In that case, someone has to take charge. For the rest of Europe, this might mean years of being told what to do by the Germans.