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Il Real Madrid a caccia della decima

Creato il 29 agosto 2015 da Basketcaffe @basketcaffe
Real Madrid campione - © 2015 Real Madrid

Real Madrid campione – © 2015 Real Madrid

Squadra che vince non si cambia” sostenevano gli allenatori vecchio stampo degli anni settanta che preferivano insistere su team rodati rispetto a rivoluzione che poteva compromettere un equilibrio ottenuto dopo diversi esperimenti. Ma la filosofia conservatrice si sa non è apprezzata da Florentino Perez, padrone del Real Madrid neo campione d’Europa. Il presidente Blancos non si è limitato a confermare la formazione salita sul tetto d’Europa pochi mesi fa, ma ha messo mano al portafoglio per investire sul mercato.

Sicuramente nella strategia di Don Florentino ha influito sia l’ambizione di aprire un ciclo a livello europeo sia un tentativo di rispondere alla faraonica campagna acquisti promossa di rivali del Barcellona, che hanno portato in Catalogna Lawal, Samuels, Perperoglou e Arroyo. Pablo Laso ha preteso la riconferma della coppia Llull-Rodriguez, artefice delle fortune degli spagnoli. Llull sembrava ad un passo dallo sbarco NBA con un contratto faraonico dei Rockets (18 milioni per tre anni) ma ha preferito restare a Madrid dove ormai è uno dei leader, firmando un rinnovo fino al 2021. Stesso destino per El Chacho, che ha declinato un ritorno oltre Oceano per vestire ancora la maglia numero tredici delle Merengues.

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— RM Baloncesto (@RMBaloncesto) 6 Luglio 2015

Il capitolo cessioni non sembra aver destabilizzato l’equilibrio del Real Madrid, che ha salutato Bouroussis, corpo estraneo ai recenti trionfi e KC Rivers, sacrificato a causa delle regole sugli stranieri per accogliere i nuovi arrivati. Il doppio colpo Jeffrey Taylor-Trey Thompkins rischia di conferire al Madrid i tratti dell’invincibile armata perché oltre ad allungare le rotazioni a disposizione di coach Laso porta nella capitale nuova linfa verde su cui costruire i successi del futuro. La guardia svedese con passaporto statunitense è reduce da una non fortunata avventura a stelle e strisce in cui ha vestito la maglia degli Charlotte Hornets. Selezionato come trentunesima scelta assoluta al draft del 2012, Taylor ha subito un grave infortunio al tendine d’achille che ha compromesso le stagioni seguenti. A Madrid firma un contratto da 900.000 euro a stagione, cifra che lo ha convinto a declinare l’offerta biennale del Maccabi. Coach Laso ha rischiato ingaggiando Taylor, sapendo di aver trovato un giocatore capace di spaccare gli equilibri in Europa ma anche un possibile flop se non riuscirà a integrarsi nel sistema di gioco dei Blancos.

Thompkins, ala statunitense con un passato in maglia Clippers. Selezionato come trentasettesima scelta al draft del 2013, Thompkins potrà offrire un contributo importante alla causa del Real, sfruttando un fisico imponente (110 kg per 210 cm) e una mano molto educata. Lo ricordano molto bene i tifosi di Milano che l’hanno subito non poco la scorsa stagione quando era in maglia Nizhny Novgorod.

Laso dovrà riuscire ad amalgamare i nuovi arrivati con gli eroi della Nueva, integrando i due americani ai leader Llull, Rodriguez, Fernandez, Reyes e Nocioni, che formano con Ayon, Slaughter, Maciulis e Carroll una rosa incredibile, profondissima e capace di giocare in più modi adattandosi bene a qualsiasi avversario. A completare il gruppo ci sono il lungo spagnolo Guillermo Hernangomez, che torna a Madrid dopo i due anni di esperienza a Siviglia, e il giovanissimo Luka Dončić, sedicenne sloveno che ha già debuttato in Liga ACB e che ha incantato gli scout NBA, e che per ora starà al Real Madrid B.

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— RM Baloncesto (@RMBaloncesto) 16 Luglio 2015

Problemi di abbondanza per coach Laso che dopo la conquista del triplete ora è chiamato alla conferma, cosa solitamente più difficile. Ma il nuovo Real Madrid sembra ancora più forte, l’Europa cestistica è avvisata.

 

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