TECNICA (Madrid). La sveglia è suonata al Santiago Bernabeu. Ma forse aveva ancora l’ora solare: al Real Madrid non basta il 2-0 davanti al pubblico amico per avere la meglio sul Borussia Dortmund, che così agguanta la finale del massimo torneo continentale 16 anni dopo la storica vittoria del ’97. I Blancos giocano una gara spettacolare, mette sotto il Borussia Dortmund per tutto il match, ma trova la rete del vantaggio troppo tardi. Dopo una gara passata a premere, con il Borussia ordinato e pronto alle ripartenze, i blancos sono costretti ad arrendersi. Quando tutto sembrava perduto, Benzema ha riaperto il discorso con la rete al minuto 82′ su cross dalla destra. Il suo piatto sinistro in corsa ha bucato la rete. Passano pochi minuti e da un assedio del Real Madrid, il primo tiro di Benzema chiama al miracolo il portiere del Dortmund, che poi però non può nulla sulla conclusione ravvicinata di Ramos, 2-0 e Bernabeu in fiamme. Ancora Real Madrid in avanti che conquista un angolo, stacco di testa di Ramos e palla di un soffio a lato. All’ultimo secondo Ronaldo in area di rigore contrastato cade a terra e invoca il rigore, ma Webb fa cenno di rialzarsi, poi il triplice fischio…l’undici di Klopp conquista la finale di Champions League.
Il Real può recriminare: se la rete del primo vantaggio fosse arrivata prima, probabilmente Mourinho starebbe qui a pregustare la terza Champions della sua prestigiosa carriera. Ma il calcio è così. A Wembley va così il Borussia Dortmund: lo spettro di una finale tutta tedesca diventa così sempre più realtà.
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