E’ lunedì, e come ogni lunedì da un tot di tempo a questa parte riappare l’herpes da inizio setitmana la rubrica (F)Reflex con “La foto della settimana”. Per questa volta ho deciso di concentrarmi su quello che pare essere un argomento importante, più che altro perchè è uno degli hashtag che va di più su Twitter.
L’argomento in questione è il referendum della Crimea. Allora, la prima cosa da sapere è che la Crimea è uno stato fatto e finito, e io che invece lo consideravo alla stregua degli unicorni. E’ inoltre un Paese che merita rispetto, nonostante gli abitanti si ostinino ad utilizzare un alfabeto assurdamente incomprensibile; c’è anche da dire che comunque chi siamo noi per giudicare gli alfabeti altrui, soprattutto noi scrittori dell’ultimo minuto che stupriamo la lingua italiana ogni tre parole, quindi STAMO CALMI e RESPECT CRIMEA.
Ora, siccome ho già abbastanza pensieri per la testa (tipo, sono le 23.00 della domenica e non ho ancora scelto cosa indossare domani), non starò qui a raccontarvi la rava e la fava del referendum di Crimea; se foste dei veri intellettuali non sareste qui, quindi vi basti sapere che questi Crinolini hanno deciso di scegliere se diventare a tutti gli effetti parte della Madre Russia. Fine dell’approfondimento politico. Io mi sono fatta un’idea del perché questa gente abbia scelto senza esitazione l’annessione alla Russia, e ve li spiego qui.
I 3 motivi per cui la Crimea ha scelto di annettersi alla Russia
- Le t.A.T.u. .
In Ucraina non si ricorda a memoria d’uomo un gruppo musicale composto da cantanti invasate e amanti delle ravanate di lingua nell’esofago altrui. In Russia sì. In Russia ci sono state (e ci sono tutt’ora) le due amiche leccaciuffe. Se io fossi stata una Crimeota avrei ovviamente scelto di annettermi alla Russia, per poter dire la sera ai miei amici “Sì, un mio amico di un mio caro amico conosce una delle t.A.T.u., quella rossa di capelli, con la coda, no quell’altra, quella che ha le ginocchia a punta, capito quale?“
- Gli scacchi.
Un gioco di cui nessuno conosce le regole, ma che nessuno si sente di giudicare come “Un passatempo di merda“. Alla fin fine, saper giocare a scacchi è anche quella cosa che fa curriculum. Quale esaminatore sano di mente vi chiederà mai di raccontare nel dettaglio le regole di Afiere in A3 contro Regina in B7? Dai, oggettivamente. Gli scacchi sono un passatempo al pari al giardinaggio fatto con i cactus, ma se non altro rendono una persona più intellettuale.
- La Malitsa
Questa terza scelta vi ha lasciato con un grosso punto di domanda nelle vostre menti semplici, ci scommetto. Se sapete cosa sia una malitsa, be’ siete dei noiosi sotuttoio, bravi. Comunque. Come non amare un Paese che riesce a concepire un capo di abbigliamento composto da una pelliccia, una cintura in vita, una decorazione sulle spalle e dei campanellini lungo la schiena? Sublime. SUBLIME. Quale mente può arrivare a creare questa cosa? Se fosse stata prodotta in un paese europeo, adesso tutte le fashion blogger sarebbero vestite come delle pecorare tintinnanti. Soprattutto per la grande creazione della malitsa, è cosa buona e giusta che una persona decida scientemente di far parte di una Nazione così palesemente superiore alle altre.
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Il post Il referendum in Crimea: 3 motivi per cui è giusto votare Sì – (F)relfex, scritto da Wannabefre, appartiene al blog Così è (se vi pare).