Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani

Cosa dire di questo film?

Ho riflettuto a lungo su cosa scrivere riguardo a Il regno di Ga’Hoole -- La leggenda dei guardiani, perché non ho ancora chiaro se mi sia piaciuto o meno.

Forse è meglio procedere con ordine.

Il film. La leggenda dei guardiani è un film realizzato coi fiocchi, non ci sono dubbi. La qualità delle immagini è altissima e lo avvicina più a un film vero e proprio che a una pellicola d’animazione. Le ambientazioni sono mozzafiato e i personaggi sono realizzati con una dovizia di particolari che lascia senza parole. Non ci sono dubbi, da punto di vista della qualità tecnica La leggenda dei guardiani è un film da vedere, giusto per godere di qualcosa di veramente bello dal punto di vista puramente estetico. Piccola nota dolente riguarda la sala in cui l’ho visto, perché il 3D era davvero pessimo, spesso sfalsato e irregolare sui campi lunghi.

La trama. Ecco, se devo analizzare la storia de La leggenda dei guardiani, non posso tirarmi indietro dal dare un giudizio fortemente negativo. Insomma, non ci sono spazi per dubbi o esitazioni, i personaggi sono di cartone, tagliati con l’accetta e sbattuti lì giusto perché ci dovevano stare. La profondità è pari a zero e il finale è telefonato oltre ogni soglia di tollerabilità. Oltre a questo, i dialoghi sono infarciti di propaganda “repubblicana”, filo-bellica. Intendiamoci, i romanzi fantasy sono spesso imperniati su un conflitto tra popoli più o meno buoni, ma La leggenda dei guardiani fa di questo topos l’unico possibile. La guerra è inevitabile, la guerra è eroica, la guerra è bella, i cattivi sono cattivissimi, i buoni sono buonissimi e non ci possono essere dubbi sulla parte dalla quale bisogna stare, perché esiste una parte giusta e una sbagliata e il confine è inconfondibile.

Questo è un’aspetto che non ho molto apprezzato e che mi porta a sconsigliare la visione del film, soprattutto a un pubblico giovanissimo che potrebbe rimanere inconsapevolmente affascinato da una propaganda della guerra come unica soluzione legittima e possibile.

La fantasy è anche qualcos’altro, non può esserci solo questo. Altrimenti è come leggere Il signore degli Anelli e pensare che si tratti di un “libro di destra”. Bisogna allargare i confini, altrimenti il genere rimarrà sempre rilegato a letteratura di serie B, nonostante gli sforzi degli autori per sollevarlo verso vette più alte.

www.youtube.com/watch?v=592m4k7wXSQ

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