E' nata una nuova rivista tutta dedicata al reportage. Voglio segnalarla non solo perché è fatta bene e perché ho avuto modo, durante la sua presentazione, di sentir parlare alcuni tra coloro che ne hanno curato il primo numero; voglio segnalarla perché tra le sue pagine e dentro ai viaggi che si compiono tra le sue righe si sente quel profumo di mondo e passione che si trova nei bei libri.
Il Reportage è una nuova rivista, appena nata ma con un'energia dirompente, un “trimestrale di scrittura, giornalismo e fotografia”, che nasce dall’esigenza di riscoprire e dare spazio a questa forma di giornalismo a cavallo con la letteratura: un genere un po’ dimenticato, o perlomeno sacrificato, nel giornalismo di oggi.
E' un trimestrale di scrittura, perché non pubblica "articoli", "notizie", "scoop", né tantomeno "pezzi". Quello che fa è sprigionare voci e racconti direttamente dalla penna e dal cuore di chi scrive: gli scrittori che firmano i reportage sono artigiani della parola e non i soliti professionisti dell'infotainment o intellettuali del gossip. Sono essi stessi protagonisti dei loro viaggi nella storia ed essi stessi personaggi delle proprie storie: uomini come noi che prendono posizione, sentono, si indignano o si entusiasmano, e che quindi amano perdersi e poi ritrovarsi, nel reportage.
E' un trimestrale di giornalismo, un giornalismo forte, completo, che va dall'inchiesta al reportage di denuncia, dall'intervista al viaggio letterario, dal diario alle pagine di un racconto. Una rivista seria e impegnata - nel senso di coinvolta - che ci ricorda che l'anima del giornalismo di qualità la fanno le storie. Quel giornalismo vero, genuino, che è in grado di parlare al lettore nello stesso momento di guerra e di bellezza, di droga e femminilità, di storia e presente, di politica, umanità, economia.
E' un trimestrale di fotografia, che più di ogni altra qui in Italia valorizza la figura del fotoreporter, garantendo ai grandi fotogiornalisti pari dignità con coloro che firmano i testi: il punto di vista del fotografo si affianca, non si accavalla, a quello del giornalista e dello scrittore. La qualità della carta utilizzata e delle immagini scelte fanno rabbrividire ad ogni pagina sfogliata, ad ogni storia letta e vista. Perché finalmente le fotografie non sono didascaliche ma brillano di luce propria, svegliano i nostri occhi assopiti contando sulla nostra intelligenza.
Il Reportage è una rivista che anziché descrivere, racconta. Seguendo il motto che da sempre ho richiamato su Altri Occhi: "non dirlo, mostralo". Con parole e immagini.
www.ilreportage.com
[giornalismo]