Il resto del mondo può fermarsi ancora un po’mentre mi riprendo i miei istantisfogliandoli dall’album dei momentipersi per troppa fretta,per trascuratezza,stanchezza, superficialità.
Il resto del mondo può fermarsi ancora un po’ora ho da cantare una carezzache ha il suono stesso della vitabriciola essenziale di un camminoche ha portato i miei occhial di là dell’orizzonteper poter vedere e poi cantareil colore delle cose piccolesemplici scrigni di bellezzatrascurati spesso e frettolosamenteper chimere vuote e appariscenti
Il resto del mondo è la mia pennale mie orecchie, le mie labbra, la mia animae senza fermarmi narreròla bellezza delle piccole cose oscuredei momenti di semplicitàdell’alito del vento oltre le mie ormePiccole-grandi bellezze che si nascondonodietro quei passi frettolosiaccanto alle quali siamo soliti passare.Senza notarle****Dodo - Perla
Le firme in calce a questa poesia son due, ma la mia è arbitraria.... c'è perché Dodo mi autorizzò a pubblicare la poesia con la clausola che comparisse anch'essa. In realtà la poesia è, a tutto titolo, sua. Chi ancora non ci frequentava su Splinder, non conosce Dodo. Di lui, come affidabile e leale amico potrei scrivere tanto ma mi limito, qui, a tratteggiarne velocemente qualche carattere come blogger: ottimo ascoltatore, attento osservatore, formidabile narratore; la sua prosa è più poesia che prosa stessa: è, a mio avviso, prosa poetica. Purtroppo non ci sono più i suoi vecchi post, tranne qualche riedizione, quindi non posso indirizzarvi sul post da cui è tratta questa poesia. Vi posto, invece uno stralcio significativo di un suo post, giusto per darvi un'idea: “Poco oltre i rami dell'olivo, sopra i tetti delle case allineate al di là del grande prato bordato di alberi, appese nel bel mezzo di un cielo azzurro, due strisce di nuvole galleggiavano illuminate dal basso dalla luce del sole non ancora emerso. Sopra di loro una gigantesca nube a forma di tronco di cono rovesciato. Sembrava formata da tanti strati sovrapposti...”.
Ecco davanti a una prosa così non si può assolutamente restare indifferenti. E così, un giorno di qualche anno fa, dopo che quel che avevo letto aveva continuato a ronzarmi in testa per un po' di tempo, presi carta e penna e riordinai il post di Dodo in poesia. Mi piacerebbe leggere le vostre considerazioni in merito.
Chi vuole eventualmente leggere Dodo, (cosa che mi sento di consigliare vivamente) lo trova QUI