cucciolo di riccio
Il riccio comune (Erinaceus europaeus ) è un mammifero della famiglia Erinaceidae.Misura fino a 25-27 cm di lunghezza, per un peso che solo eccezionalmente supera il chilogrammo (anche se in vista dell'inverno il peso può raddoppiare): la coda di solito raggiunge i 2,5 cm di lunghezza.
Il riccio presenta cranio allungato e con un piccolo cervello, la maggior parte del quale è addetta alla decodificazione dei segnali di natura olfattiva: il principale senso del riccio è infatti l'olfatto. Il tartufo è grosso, nero ed assai mobile: i canali olfattivi sono costantemente umettati da una mucosa. Anche il senso del tatto è ben sviluppato; meno importante per loro è la vista, in ogni caso i ricci sono in grado di vedere fino a 30 m di distanza di giorno e fino a 12 m di notte. Nonostante le piccole orecchie seminascoste dal pelo, i ricci sono infine in grado di udire frequenze comprese fra i 250 ed i 60.000 Hz, quindi ben dentro gli ultrasuoni: ciò aiuta l'animale nella ricerca del cibo.
I ricci presentano forti ossa mascellari ed una chiostra dentaria di 36 denti.
Il corpo è tozzo ed a forma di pera: infatti al muso assai lungo ed appuntito si contrappongono il collo assai corto ed il quarto posteriore arrotondato. Le zampe sono corte e tozze, ma i piedi hanno forma allungata e presentano tutti 5 dita con unghie appuntite.
Gli aculei variano di colore al cambio di stagione, infatti, nelle stagioni fredde, in autunno e in inverno, gli aculei assumono un colore marroncino più scuro rispetto agli aculei che nelle stagioni più calde, primavera e estate, presentano un colore più chiaro.A questo cambiamento partecipa anche il pelo che a seconda della stagione assume un colore chiaro o un colore più scuro.
Le aree di pelle nuda (cerchi perioculari, orecchie, zampe e naso) sono di colore nero: il pelo è ispido e di un colore che va dal grigiastro al beige: nell'area che comprende la fronte, i fianchi ed il dorso, il pelo cede il posto ad aculei (che poi altro non sono che peli modificati) lunghi circa 2 cm e di colore nero striato trasversalmente di biancastro. Gli aculei sono appuntiti e cavi, presentano carenature laterali e ciascuno di essi è munito di un muscolo innervato che ne permette l'erezione quando l'animale è eccitato od in stato d'allerta: ciascun esemplare possiede fino a 6000 aculei.
Oltre a proteggere l'animale da aggressori gli aculei prevengono anche seri danni dovuti ad urti o cadute.
Il riccio è un animale esclusivamente notturno,durante il giorno riposa nascosto nella sua tana, costituita solitamente da una cavità del suolo posta nel sottobosco, fra i tronchi e le foglie cadute.
Per la variegata dieta che assume, risulta essere onnivoro.
Il latte è un veleno per il riccio, non solo perché non può digerirlo, ma provoca forte diarrea che conduce alla morte dell'animale.
La stagione degli amori cade nel periodo compreso fra aprile ed agosto, con picchi degli accoppiamenti in maggio-giugno. Per chiamarsi tra loro, i ricci emettono dei versi simili a fischi.
La gestazione dura circa un mese e mezzo, al termine del quale nascono in media 4-5 cuccioli. Il parto avviene nel periodo fra maggio e ottobre, quando vi è maggiore disponibilità di cibo..La speranza di vita del riccio in natura è di circa 5 anni, mentre in cattività non è raro che viva anche il doppio.(wikipedia)