Credo che siano un gruppo ben assortito, che sanno dare vita a quadretti che a volte sono veramente esilaranti. A me poi stanno simpatici anche personalmente.
Credo che la loro comicità produca effetti contrapposti agli spettatori: quando li ho visti a teatro io sghignazzavo a tutto andare e la mia vicina di sedia stava lì imperterrita, come se stesse assistendo alla relazione di un commercialista.
Hanno anche saputo dare vita a storie brillanti, come ad esempio Tre uomini e una gamba, Chiedimi se sono felice oppure La banda dei Babbi Natale.
E così, con questi precedenti e volendo passare un paio d’ore senza pensare ad altro, sono andato a vedere Il ricco, il povero e il maggiordomo.
Devo onestamente dire che mi ha convinto la bravura degli attori, non soltanto i tre protagonisti, ma anche quelli “di contorno”; meno la trama del film, consigliabile a chi apprezza la comicità del trio, da evitare per gli altri.
Uno degli aspetti positivi del film è però quello di evitare parolacce e truculenze, consentendone quindi la visione anche ai bambini (e infatti la piccola ne ha messo in programma la visione per la prossima settimana, ovviamente con le amiche).
Tutto sommato ne è valsa la pena…