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Il rimorchione

Creato il 31 marzo 2014 da Cronachedallalibreria @MarinoBuzzi

Un uomo sulla quarantina si aggira in libreria, occhi profondi, alto, elegante, gran fisico. Prende un libro e si siede, ogni volta che passo accanto a lui per sistemare un libro mi guarda. Ovviamente passo spesso. Guarda così insistentemente che comincio a pensare che ci voglia provare. Voglio dire, sono un uomo di sani principi, io! Figuriamoci se ci sto con il primo figaccione che mi capita. Non che me ne capitino spesso, eh? Sì, insomma, non mi farebbe di certo schifo che il figaccione ci provasse.  E mica capita tutti i giorni che in libreria entri uno così che ti manda chiari segnali attraverso sguardi languidi e pieni di passione. Insomma sono già tuo, basta che ti avvicini, che mi prendi fra le tue possenti braccia e… Il tizio si avvicina sul serio. Cacchio e adesso che faccio? Fingo uno svenimento per cadere fra le sue braccia? Meglio l’atteggiamento professionale e distaccato sperando che mi offra un “caffè”? Faccio lo sciocchino? Battute a doppio senso?“Ehm ciao scusa… volevo chiederti, sai quando trovo la tua collega? Quella carina che è spesso qui alla postazione?”No, aspetta, mi stai dicendo che non sono IO l’oggetto del tuo desiderio? Che sei venuto in libreria per rimorchiare la mia collega?Ecco! Il solito porco che solo perché vede una ragazza carina pensa subito di poterci provare e, soprattutto, che lei ci stia! Ma con chi ti credi di provarci? Eh? Eh? Eh? Credi forse che le mie colleghe siano tutte qui pronte a cadere ai tuoi piedi? Maschilista!  Rimorchione senza scrupoli e maschilista!

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