L'importanza del misterioso film che prende in giro Maometto (film che forse neanche esiste), la concomitanza con l'anniversario dell'11 settembre, la premeditazione delle proteste, la partecipazione alle stesse di nostalgici di Gheddafi o di jihadisti vicini ad al Qaida - di cui il giorno prima il capo Ayman al Zawahiri aveva confermato l'eliminazione del numero 2, un libico, ad opera degli Usa - al momento sono delle incognite. Alcune di queste incognite possono essere estese alle manifestazioni anti-americane e anti-occidentali in altri paesi arabi, Egitto, Yemen e Sudan in particolare.[Limes, Le conseguenze internazionali dell’assalto alle ambasciate]
Il mondo è potenzialmente destinato all'instabilità perpetua. Mentre le folle inferocite che scacciavano i dittatori erano, in generale, ben viste, non immaginando che dietro quelle rivolte potesse esserci altro che la ricerca della libertà ora, che in nome di un (probabilmente solo pretestuoso) rispetto assoluto per il profeta si sta scatenando un'altra ondata di violenze, gli stessi osservatori avranno modo di vedere le sommosse da un altro punto di vista.
Non è escluso che si tratti di una nuova (vecchia) frontiera degli attentati di Al Qaeda: mentre tutti aspettano l'attacco deflagrante i terroristi lavorano nell'ombra per scatenare un autunno arabo contro l'occidente.
Pure se ero tra coloro che appoggiavano l'ondata di rivolta della primavera araba temevo, in cuor mio, che la mancanza di un'abitudine alla libertà portasse molti, e alcuni volutamente, a cavalcare la protesta per imporre, alla fine, un altro genere di governo forte.
E non si può dimenticare la Siria. Il Medio oriente, ora più che mai, appare contagiato dal virus dell'instabilità. O sono gli ultimi governi forti ancora rimasti a esercitare la violenza, come in Siria e Yemen oppure, in quei paesi dove ci sono stati cambi di governo e nuove elezioni, non si è comunque placata la sete di proteste.
Si veda questo filmato postato su Al Jazeera sugli attacchi alle ambasciate e, subito sotto, questa mappa dei disordini in Medio oriente tratta da The Atlantic Wire.