Magazine Ciclismo
Oggi, come pianificato e scritto ieri, ho avuto modo finalmente di ritornare a pedalare (outdoor) dopo il Clavicola Day (20/2). Unica - forse - finestra veramente bella di meteo da qui a domenica quindi...in sella. Ma come tutte le cose attese ci sono episodi che caratterizzano una normale giornata e che possono a volte cambiare il verso degli eventi. Oggi volevo fare un paio di cosucce: - testare la mia "nuova" clavicola;- pedalare superando i 100 km; - testare il Live Tracking; - testare il casco nuovo; - testare il Garmin con la batteria nuova. Anticipo che è andato tutto bene ma l'inizio è stato malaugurate. Allora... Attendo che la temperatura si alzi un pochettino e alle 0930 sono in bdc pronto a partire da Borgo Santa Croce (quartiere di Verona per i lettori non scaligeri). Pronti via e mi dirigo verso la Diga del Chievo quando poco prima del Teatro Romano il fattaccio. Io ero dietro l'autobus (31) ne vicino ne lontano (precauzione), fila di macchine avanti e dietro. L'autobus prosegue regolare quando in uno dei punti più stretti pianta una frenata assassina e in un attimo mi vedo semi spalmato. Frenatona e mi ficco tra il lato posteriore del bus ed il marciapiede...fatto sta che buco all'istante. Tiro giù due suini e guardo cosa è successo davanti: una deficiente sulla 60ina, proveniente da un vicoletto sulla sx, avevo pensato di svoltare senza guardare sulla strada dove si trovava l'autobus. Incredibile...fortunatamente il bus non l'ha presa e lei...sorrideva e salutava con la mano...Allucinante! Mi metto sotto il teatro e cambio la camera. Cominciamo bene, mi dico. Non mi fido di rimanere senza camera e quindi decido di prenderla da Bicicli per non andare fino dal Poltro. Proseguo e seguo il percorso che mi porta a Bussolengo e quindi Lazise e Bardolino, dove faccio una sosta coca e dove l'uccellino di Del Piero mi viene a fare compagnia. Proseguo poi per Garda e quindi Torri del Benaco e faccio dietro front ai 50 km dalla partenza, che corrispondono al cartello di ingresso di Castelletto di Brenzone. A Torri infilo l'asperità di giornata ossia la Torri - Albisano che oggi mi pareva il Tourmalet. Comunque la svango abbastanza bene, più che altro attento a non andare fuori giri ed in attesa di sapere quando avrei cominciato a soffrire. Superato Albisano faccio ritorno a Garda e mi dirigo a Bardolino dove prendo in direzione Albarè. La cotta si fa viva a metà salita, mi pare di essere sullo Stelvio, comunque la compatta mi viene in aiuto, tengo duro e arrivo in cima. Capisco che è il caso di andare di conserva, i 40 e spingi giorni di astinenza da pedale mi presenteranno il conto. Verso il 75° km le gambe cominciamo ad indurirsi un pochettino, i battiti si avvicinano pericolosamente ai valori soglia. Vado di agilità e dopo una decina di km mi sono ripreso. Oramai ho superato S.Ambrogio e mi dirigo verso Pindemonte e qui si accende la spia rossa della riserva. Sosta volante in un bar dove "piccolacinesemidaunsuccodifluttaallapelaeunapastaconmalmellata" e riparto con le energie sufficenti per poter arrivare a casa passando per San Pietro In Cariano, Arbizzano, Parona e quindi Verona.
Arrivo a casa con la spia rossa della riserva accesa ma lo sapevo che sarebbe andata così e comunque alla fine ho visto qual'è il limite km attuale. Ora per un mese solo bdc e tanti km per rimettere su fondo e per la mtb se ne parlerà a maggio. Gli altri test? La mia clavicola non mi ha dato nessun problema, è anche vero che ho fatto bdc, vedremo tra un mese in mtb e sullo sconnesso di qualche discesa che prima facevo a cannone. Casco perfetto, leggerissimo, comodo, neanche lo sento in testa. Live Tracking benino, devo perfezionare qualcosa, ci sono aspetti tecnici da rivedere, inutile tediarvi con queste cose da nerd. Garmin perfetto, nessun problema di alimentazione (e ci credo, batteria nuova!). Alla fine 106 km e 959 mt di dislivello (non ho ricontrollato, mi sembrano troppi)Alla prossima!
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