I mercati, come ampiamente previsto da tutti, bocciano la crisi di governo. La borsa cede, lo spread risale, i rendimenti dei titoli si impennano. Sono contrario alla ‘dittatura dello spread’, non ritengo giusto che le speculazioni finanziarie debbano condizionare le politiche dei governi ma purtroppo al momento Italia, Spagna, Grecia e gli altri paesi ‘poco virtuosi’ non sembrano essere in grado di riottenere la completa indipendenza politica. I ‘mercati’ speculano, le istituzioni economiche internazionali dettano le condizioni e noi siamo costretti ad eseguire le Riforme.
C’è però modo e modo di Riformare il Paese, lo si può fare da destra, con politiche liberiste che distruggono il restante sistema sociale. Lo si può fare da Sinistra, con politiche di rigore che facciano però pagare di più a chi ha di più, tagliando gli sprechi e salvaguardando il più possibile il welfare.
Una cosa è però imprescindibile, per qualsiasi coalizione politica, la credibilità. Quella che Silvio Berlusconi ha inesorabilmente perso nell’arco degli ultimi 4 anni.
Una credibilità politica, minata dalla instabile coalizione instaurata con la Lega Nord ed incetrata su leggi populiste, utili agli interessi del Premier ed inutili per proteggere il Paese dalla crisi economica nata nel 2008.
Una credibilità personale, distrutta da egli stesso, preso a rincorrere le sottane di questa o quella signorina, senza controllare chi avesse di fronte, salvo poi cercare di coprire gli scandali con telefonate alquanto surreali. Per queste due motivazioni Berlusconi ha dovuto lasciare la carica di Presidente del Consiglio. La dittatura dello spread centrava poco due anni fa.
Tornando all’oggi. Ogni persona con un minimo di cognizione di causa dubiterebbe nel votare chi ci ha portato a questo punto, chi ha costretto Monti a tassare i ceti medio bassi per evitare di tassare le categorie a lui vicine (ovvero i ricchi) per poi staccare la spina al governo gridando alla troppa pressione fiscale. Chi mai si affiderebbe ad un uomo invischiato in guai giudiziari, sempre pronto a difendere solo i suoi interessi? Un pericolo per il Paese e per l’Europa intera, un personaggio senza la minima credibilità politica nazionale ed internazionale. Una vergogna per la nostra Storia insomma.
Eppure uno zoccolo duro c’è. Tra dipendenti delle sue aziende, collaboratori, miracolati ,servitori ed ammiratori viscerali almeno il 15% dell’Italia è con Lui. Se saprà giocare bene le sue carte, unendo tutto il possibile, potrebbe arrivare anche ad avere dietro di se una coalizione dal 30%. Dio (o la Natura) ce ne scampi e liberi.
Vi invito comunque a guardare la tabella qui sotto:
Il sondaggio di IPSOS per Ballarò del 4 dicembre. Prima della ‘crisi’ voluta da Berlusconi, il CentroSinistra aveva il 42-43% circa. Il Centro ‘montiano’ si attestava attorno all’11-12%. Il Centrodestra raccoglieva più o meno il 21%. Il Movimento 5 stelle era il secondo partito al 19%.
La campagna elettorale è già iniziata. Berlusconi insisterà sulle troppe tasse, sull’Europa che vuole distruggerci, sul disastro del governo Monti. Dimenticherà di aggiungere che Monti è intervenuto dopo la dissennata amministrazione del suo Governo e che ha dovuto mettere maggiori tasse al ceto medio a causa del niet di Berlusconi stesso all’aumento della tassazione per le fasce più ricche. Sarà interessante verificare in che numero il PDL recupererà consenso nell’arco dei due mesi che ci separano dalle elezioni anticipate di febbraio. Io credo che all’ aumento del Partito di Berlusconi (se resterà Pdl o cambierà nome) corrisponderà un calo di quello di Grillo.
Maroni in Lombardia e Storace nel Lazio, i due candidati ‘alleati’ del PDL segneranno il patto Pdl-Lega-Destra per le Regionali e le Politiche. Sul blog cercheremo di monitorare i sondaggi nelle prossime settimane per verificare l’effettivo recupero del Pdl-antieuropeista ed antimontiano. Vedremo poi se Monti scenderà in campo e quanto questo fatto influirà sulle percentuali dei centristi.
Un auspicio personale. Anzi, una richiesta accorata. Gli Italiani che non credono alla Sinistra o ai montiani votino Grillo ma evitino di affidarsi a chi ha gia ampiamente fallito contribuendo a portare sull’orlo del baratro l’intero Paese.